Il 31 marzo del 1999 nelle sale statunitensi usciva Matrix, capolavoro scritto e diretto dai fratelli Andy e Larry Wachowski. In occasione dei 20 anni di questo cult anni ’90, abbiamo pensato di regalarvi alcune chicche di cui forse non siete al corrente. Segreti e curiosità per gli amanti del film che ha cambiato la fantascienza, accompagnandoci nel nuovo secolo.
1 – In fase di scrittura i Wachowski hanno sempre pensato a Brandon Lee per la parte di Neo. La prematura morte dell’attore fu un duro colpo per i registi. Quando anni dopo venne il momento del casting, spuntò il nome di Johnny Depp, per mesi la prima scelta per Neo, ma la Warner Bros voleva Brad Pitt o Val Kilmer. Quando i due attori rifiutarono, venne preso in considerazione Nicholas Cage che rispedì immediatamente il copione al mittente e Will Smith, che rifiutò la parte dicendo di non aver capito la sceneggiatura. Solo alla fine, stremati dai continui cambi, i Wachowski optarono per Keanu Reeves.
2 – L’agente Smith doveva essere interpretato da Jean Reno che rifiutò la parte per girare Godzilla. Quindi la scelta ricadde su Hugo Weaving che convinse i registi dopo la sua interpretazione in Istantanee (Proof) di Jocelyn Moorhouse (1991). L’attore australiano si esercitò per mesi al fine di ottenere uno specifico timbro di voce neutro, ma non troppo, a metà strada tra uomo e macchina.
3 – Per il ruolo di Morpheus vennero presi in considerazione Gary Oldman, Samuel L. Jackson e Russell Crowe, alla fine la scelta ricadde su Laurence Fishburne pare per un discorso di cahet. All’attore il film fruttò tanta notorietà e anche una fortunata svolta sentimentale, infatti sul set del sequel nel 2002 conobbe la futura moglie Gina Torres.
4 – Quanto a Carrie-Anne Moss, l’attrice canadese, all’epoca sconosciuta, convinse immediatamente i registi per la sua fisicità mascolina e il feeling con la sceneggiatura (anche se anni dopo dichiarò di aver capito il film solo dopo averlo visto). Durante le riprese Carrie si slogò una caviglia ma avendo paura di essere sostituita, decise di imbottirsi di antidolorifici e continuare a girare. In realtà non fu l’unico infortunio durante le riprese, infatti anche Keanu Reeves dovette girare gran parte delle scene con un collare ortopedico al collo. Peggio invece andò a Hugo Weaving che subì un intervento chirurgico all’anca dopo essere stato ferito durante l’allenamento di combattimento.
5 – Il budget ridotto del film costrinse il costumista Kym Barrett a diversi sacrifici. Il vestito di Trinity ad esempio venne realizzato in Pvc, mentre il celebre cappotto di Neo in una stoffa molto economica (circa 3 dollari al metro). Diverso il discorso per gli occhiali, la gara venne vinta infatti da Richard Walker, fondatore dell’azienda Blinde, che ebbe la meglio su colossi come la Ray-Ban, grazie alla sua proposta di realizzare gli occhiali basandosi solo sull’inusuale nome dei personaggi. I cellulari del film erano i celebri Nokia Stiletto 8110 che nei mesi successivi ebbero un impennata di vendite del 800%. Il successo del product placement e l’influenza culturale (compreso l’abbigliamento) del film si devono anche alle stilose scelte di Barrett.
6 – Il colore dominante del film è il verde. Tale scelta si deve a molteplici ragioni. La prima è l’influenza che Ghost in the Shell, film d’animazione giapponese del 1995 dello Studio Shochiku, diretto da Mamoru Oshii, basato sul manga originale di Masamune Shirow, ebbe sul film dei W.Bros. La seconda è legata al colore dominante dei monitor soprattutto negli anni ’90. Il codice verde acido è inoltre la caratteristica cromatica dei i caratteri che scorrono sugli schermi dei computer. Il codice è composto da lettere e numeri rovesciati, scritti in Katakana, uno dei tre tipi di scrittura utilizzati in Giappone. Dopo un anno dall’uscita del film, lo screensaver più utilizzato nei computer di tutto il mondo era proprio quello di Matrix.
7 – I riferimenti culturali e le citazioni presenti in Matrix sono talmente tanti da non poter essere elencati tutti, ma di certo il libro “Simulazione e Simulacri” di Jean Baudrillaud ebbe un ruolo fondamentale nella pellicola poiché i registi vollero che l’intero cast artistico (e anche quello tecnico) lo leggessero ancor prima della sceneggiatura. Il libro può essere visto nell’appartamento di Neo all’inizio del film. Molti i riferimenti culturali, da Karl Marx, Franz Kafka, allo Zen e “all’Odissea” di Omero. Altri testi che i W.Bros consigliarono agli attori furono “Out of Control” di Kevin Kelly e “Introducing Evolutionary Psychology” di Dylan Evans e Oscar Zarate. Il film inoltre strizza l’occhio ad Alice nel paese delle meraviglie e al “mito della caverna” di Platone. Centinaia invece sono le citazioni cinematografiche da A Better Tomorrow ad Akira, da Karate Kid a Cobra, ma anche Brazil, 2001 Odissea nello spazio, Essi Vivono, Dark City, L’esercito delle 12 Scimmie e Koyaanisqatsi che poi sono le immagini che Morpheus mostra a Neo in Tv.
8 – La celebre tecnica del “Bullet Time”, ossia la telecamera che gira intorno all’immagine freezata dei corpi che schivano le pallottole è un marchio registrato dal talentuoso responsabile degli effetti speciali John Gaeta. La tecnica in realtà era ripresa dal celebre lavoro di Eadweard Muybridge. Tutto nacque nel lontano 1872 quando un ricco uomo d’affari chiese a Muybridge di confermare una sua ipotesi, ovvero che durante il galoppo di un cavallo esistesse un istante in cui tutte le zampe erano sollevate da terra. Muybridge fotografò così un cavallo in corsa utilizzando 24 fotocamere, sistemate parallelamente lungo il tracciato. Ogni singola macchina venne azionata da un filo colpito dagli zoccoli del cavallo. La tecnica del Bullet time è stata usata e parodiata 20 volte da Hollywood nei 24 mesi successivi all’uscita del film.
9 – Nel 1992 Stefano Disegni e Massimo Caviglia realizzarono Razzi Amari, un fumetto multimediale incentrato su un futuro distopico, in cui la popolazione era sotto il giogo di una dittatura oppressiva creata dalle macchine. Gli autori del fumetto notarono una grande somiglianza con Matrix e sapendo che i W.Bros erano grandi collezionisti di fumetti da tutto il mondo, pensarono di far causa agli Studios. I costi dell’operazione però fecero arenare le loro velleità legali. Sono stati però in molti tra fan e lettori a sostenere l’impressionante quantità di similitudini tra il fumetto italiano e il film americano.
10 – Le riprese principali vennero portate a termine in 25 settimane di lavorazione, ma in realtà il film ha richiesto 5 anni e mezzo di lavoro, 14 bozze e oltre 600 storyboard, disegnate Steve Skroce e Geofrey Darrow, per far capire ai produttori le intenzioni dei due registi.
11 – Gli amici che si presentano alla porta di Neo, proprio all’inizio del film, si chiamano Choi e DuJour. Per quanto vengano pronunciati all’americana, in realtà si tratta di due parole francesi ossia: Choix/Du Jour, Scelta del Giorno. Ovviamente in riferimento alla scelta che Neo dovrà fare tra la pillola blu e pillola rossa. In realtà ogni nome della storia ha un preciso significato. Ad esempio Thomas Anderson, alias Neo: ovviamente “neo” vuol dire “nuovo” ma è anche l’anagramma di “one”, uno, L’Eletto. Quanto a Thomas il riferimento è a San Tommaso e al celebre “vedere per credere”! Morpheus ovviamente è il nome è quello del dio greco dei sogni. Trinity è un altro riferimento biblico, ossia la Trinità di Padre, Figlio e Spirito Santo. “Cypher” è un termine dello slang informatico inglese e significa Zero, in contrapposizione a Neo che è “One” e in riferimento al sistema binario. Apoc ovviamente è l’abbreviazione di “Apocalypse”, cioè Apocalisse. Mentre l’agente Smith è stato scelto perchè in lingua inglese rappresenta il nome più comune. La targa dell’agente Smith inoltre è IS 5416. In riferimento al passaggio biblico Isaia 54:16 che recita: “Ecco, io ho creato il fabbro (appunto Smith in inglese) che soffia sul fuoco delle braci e ne trae gli strumenti per il suo lavoro, e io ho creato anche il distruttore per devastare.”
12 – I produttori ancora scettici per via della complessità della trama, stanziarono “solo” 10,3 milioni di euro per girare il film, i fratelli Wachowski allora decisero di rischiare tutto, usando un piccolo stratagemma. “Sperperarono” quei soldi per girare una sola scena, quella del celebre calcio di Carrie Ann-Moss. Quindi tornarono dai produttori che sconvolti dal girato, staccarono un altro assegno da 80 milioni. Alla fine la pellicola incassò in tutto il mondo oltre 460 milioni di dollari.
13 – Interrogati sull’argomento i Wachowski hanno entrambi dichiarato che al posto di Neo avrebbero scelto la pillola blu.