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Woody Allen fa causa ad Amazon

attends the "Wonder Wheel" screening at Museum of Modern Art on November 14, 2017 in New York City.

Nel 2014 Amazon, il colosso di proprietà di Jeff Bezos produsse una serie intitolata Crisis in Six Scenes diretta da Woody Allen, e successivamente strinse con lui alcuni accordi per produrre quattro nuovi film.

Secondo gli accordi, la casa di produzione di Allen, la Gravier Productions, avrebbe ricevuto pagamenti minimi garantiti complessivi tra i 68 e i 73 milioni di dollari.
Il primo di questi film era Wonder Wheel, ed è uscito nei cinema di tutto il mondo nel 2017.
Nel frattempo però un articolo di Ronan Farrow pubblicato sull’ Hollywood Reporter ha ridestato l’attenzione sulle accuse relative a presunte violenze da parte di Allen nei confronti di sua figlia, e Amazon ha deciso così di fermare la distribuzione di A Rainy Day in New York (completato ormai da diversi mesi) e cancellare il contratto multi-film.

Nel Giugno 2018 Amazon si è tirata indietro, cercando di terminare il contratto senza alcuna base legale, sapendo che le proprie azioni avrebbero creato danni sostanziali a Mr. Allen, alla Gravier, agli investitori, agli artisti e ai membri della troupe coinvolti nella realizzazione dei film, spiega la causa.
Amazon ha cercato di giustificarsi riferendosi a un’accusa infondata vecchia di 25 anni, un’accusa nota ad Amazon (e al pubblico) ben prima che venissero firmati i quattro accordi e che non rappresenta una base per terminare un contratto.

Allen accusa Amazon di aver concluso il contratto unilateralmente senza alcuna base legale per farlo, e ora chiede 68 milioni di dollari di minimo garantito dovuto.

Vi terremo aggiornati sugli sviluppi della vicenda.

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Capo Redattore e Co-fondatore

Grande amante del cinema, e questo è scontato dirlo se sono qua :­) Appassionato da sempre del genere horror, di nicchia e non, e di film di vario genere con poca distribuzione, che molto spesso al contrario dei grandi blockbuster meriterebbero molto più spazio e considerazione; tutto ciò che proviene dalle multisale, nelle mie recensioni scordatevelo pure. Ma se amate quelle pellicole, italiane e non, che ogni anno riempono i festival di Berlino, Cannes, Venezia, Toronto, e dei festival minori, allora siete capitati nel posto giusto.

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