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Welcome to Twin Peaks- Il dodicesimo episodio della terza stagione

Laura Dern in a still from Twin Peaks. Photo: Suzanne Tenner/SHOWTIME

Le bizzarrie e il grottesco sono qualcosa di usuale a Twin Peaks e David Lynch sa bene come mostrarcelo. Il dodicesimo episodio della terza stagione, sembra rivelare delle novità e ci mostra l’arrivo di uno dei personaggi più attesi della nuova stagione.

Una vecchia conoscenza a Twin Peaks torna in un dialogo lento, strano e violento con suo marito: Audrey Horne. Lei è la rivelazione della dodicesima puntata; la vediamo invecE quanto ci era mancata la piccola icona sexy di Twin Peakschiata, furiosa, sboccata, ma sempre affascinante. ! Audrey litiga col marito, che le acconsente ogni tipo di linguaggio con tutta la calma di questo mondo, in attesa che lui l’aiuti a ritrovare Bill, il suo amante. Nessuna preoccupazione per suo figlio Richard? L’episodio non mostra quasi mai Cooper/Dougie Jones (se non in una scena in cui gioca con Sonny Jim) e il vero protagonista del momento è Gordon Cole (David Lynch). In questa nuovissima serie, Lynch svolge un ruolo fondamentale: non era mai stato così presente come ora! Ed è anche vero che i siparietti di questo personaggio sono tra i momenti più memorabili dell’intera stagione.

L’FBI.

La puntata risulta essere più piatta rispetto a quella precedente; difatti, vediamo pochi momenti interessanti, seguitati da Jacoby e le sue dirette, Benjamin Horne alle prese col risolvere i problemi causati da suo nipote Richard… Interessante lo svolgimento iniziale che prende l’episodio, con la comparsa di una spericolata Sarah Palmer. Vediamo una Sarah in preda alla follia, la quale ha una crisi psicotica al supermercato e che tanto ci rammenta BOB con le sue espressioni facciali. Perché BOB risiede in ognuno di noi. Il momento clou di questo nuovo Twin Peaks qui è stato il ritorno della Blu Rose. Tammy Preston (Chrysta Bell) si unisce all’unità Blu Rose e finalmente ci viene rivelato cos’è. L’FBI si dà da fare quindi sulla questione ”alieni” e Diane Evans (Laura Dern) viene coinvolta (pur essendo ella stessa coinvolta in qualcosa di losco con BadCooper, anche se ancora non sappiamo fin oltre si possa spingere la donna), anche se non sa di essere monitorata da Albert. Vengono citati Chet Desmond (Chris Isaak), sparito in ”Fuoco cammina con me’‘, Philip Jeffries (David Bowie) e Dale Cooper; tutti loro sono scomparsi, essendosi uniti al caso Blu Rose nel team originale, ed è proprio per questo che Gordon è preoccupato per l’agente Albert Rosenfield.

Audrey Horne.

I fratelli Hutchens (Tim Roth e Jennifer Jason Leigh, due grandi attori nel panorama mondiale), uccidono il capo della prigione da cui è evaso BadCooper e si dirigono alla prossima tappa: Dougie Jones. Vedremo Dougie difendersi nuovamente? Cooper si risveglierà da questo sonno, che è anche il bello della nuova serie? Per Twin Peaks quindi è tempo di ritorni, di viaggi nel passato, di pure e magnifiche, gradite reminiscenze. Lynch non vuol concludere tutto celermente, non si ferma su questo e va ben oltre. Ci lascia vivere ogni frame con estrema lentezza, con ansia, con desiderio d’attesa, tutto ciò che caratterizza il meraviglioso revival, che può piacere e non (che ha appunto diviso i fan in due categorie distinte). Ma questo è appunto il sistema narrativo di David Lynch, intriso di humour, inquietudine, violenza e mistero. Non era forse ciò che vedevamo già nelle prime due stagioni cult? Perché ora non dovrebbe andar più bene? Twin Peaks non è mai scontato, è difficoltoso, è misterioso, è divertente, lento, ma anche intrepido. Sono proprio queste le qualità che ancora ci aspettiamo di vedere nei prossimi episodi, fino alla vera conclusione di una serie mito che non ha fine, né tempo.

Gordon Cole e Albert.