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Waco – La recensione della serie dei fratelli Dowdle

Waco è una mini-serie drammatica, creata dai fratelli John Erick Dowdle e Drew Dowdle, da 6 episodi che illustra gli avvenimenti avvenuti nella primavera del 1993 a Waco, Texas, quando l’FBI e l’ATF (Alcool, Tobacco and Firearms) assediarono la sede di una setta religiosa, quella dei Davidiani, sospettata di traffico di armi.

L’assedio durò circa due mesi e rappresenta una delle pagine più scandalose della storia degli USA.
Questa serie si ispira principalmente a due autobiografie: A Place Called Waco, dell’ex davidiano David Thibodeau scampato alla strage, e Sinful Messiah di Gary Noesner, negoziatore dell’FBI durante l’assedio.
Questa miniserie vuole portare i fatti realmente accaduti da tutti i punti di vista, quindi da un lato abbiamo i davidiani che sono mostrati come estremisti religiosi di cui David Koresh (Taylor Kitsch) si era autoproclamato messia e dall’altro lato l’abuso di potere da parte dell’FBI e dell’ATF che, nonostante la discutibilità della setta, sconvolge lo spettatore per irresponsabilità e irrazionalità.

Taylor Kitsch è David Koresh

All’inizio si concentra sulla descrizione dei Davidiani, un gruppo pacifico e tranquillo di persone che ha trovato in Koresh il proprio guru, un personaggio affascinante ed ambiguo che professava la sua parola cercando di dare traduzione ai sette sigilli ed il libro dell’Apocalisse Biblica, obbligando alla castità i suoi adepti e prendendo tutte le loro donne in mogli, cercando di popolare la comunità con la sua paternità.
Il gruppo viveva tranquillo fino a quando finì nel mirino dell’FBI E ATF (l’agenzia che si occupa delle armi e del traffico illegale di tabacco e alcol) che decisero di intervenire sul posto dando vita a due forti schieramenti.

Qui entra in gioco Gary Noesner, interpretato da un bravissimo Michael Shannon, il capo del reparto dell’FBI che si occupa delle negoziazioni.
Noesner si troverà a dover lavorare con agenti molto meno inclini al dialogo a differenza di Noesner stesso che ha cercato di risolvere la situazione in maniera pacifica e con il dialogo.

Michael Shannon è Gary Noesner.

David Koresh era incline alla resa nella sua convinzione di essere nel giusto, che quello che stanno vivendo era una prova divina da affrontare con coraggio e fede e che l’FBI avrebbe aspettato. Ma questo non successe, anzi se Tony Prince (che dirigeva le operazioni dell’FBI) avesse avuto la necessaria pazienza di seguire la la via scelta da Noesner invece che la rapida scorciatoia violenta proposta da Mitch Decker (direttore delle squadre di pronto intervento armato), i Davidiani prima o poi forse avrebbero ceduto.
Ma purtroppo il tutto sfociò in un tragico epilogo che portò alla morte di 76 persone, tra cui 25 bambini innocenti.

Gli sceneggiatori hanno avuto il merito di creare un racconto pieno di tensione.
I fratelli Dowdle, che provengono dal mondo thriller/horror, utilizzano gli stili del genere per aumentare gradualmente la tensione di puntata in puntata e fino al finale di grande potenza drammatica.
Inoltre, questo show è così tecnicamente curato che sfuma nel genere cinematografico e riesce nell’efficacia di trasmettere quel messaggio di cui questo show si fa portavoce, messaggio che consiste nel far capire quanto sia importante la ragione e il buon senso al fine di evitare la violenza che porta a tragedie.

In conclusione, Waco è una miniserie che cerca di dare un resoconto obiettivo e neutrale agli avvenimenti, sicuramente da vedere perchè è un piccolo prodotto di grande valore.

Articolo a cura di Sammi