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Voglio una vita a forma di me: la nuova commedia “oversize” di Netflix

Willowdean Dickson (Danielle Macdonald) è un’adolescente sovrappeso che ha un rapporto alquanto conflittuale con la madre (Jennifer Aniston), ex celebre reginetta di bellezza. Will ha appena elaborato il lutto per la scomparsa della zia, che per anni, oltre ad infondere sicurezza nella paffutella ragazza texana, le ha anche fatto conoscere il meraviglioso repertorio della celebre cantante country Dolly Parton.

Will ha un’amica del cuore, la bella Ellen (Odeya Rush). Insieme a lei e ad altre due compagne di scuola decidono di sfidare i bulli della cittadina, iscrivendosi al concorso di bellezza Miss Teen Bluebonnet. Un gesto provocatorio per scardinare i comuni canoni estetici del bigotto paese e dimostrare, come dice la stessa Dolly Parton, quanto sia “difficile essere un diamante in un mondo di strass”. Tra le splendide canzoni della cantante statunitense, sfilate e paillettes, drag queen e qualche ciccetta ballonzolante, si consuma questa leggera commediola americana.

Via di mezzo tra Hairspray – Grasso è bello (remake del celebre film di John Waters) e Miss Detective con Sandra Bullock, Voglio una vita a forma di me (da oggi sulla piattaforma Netflix) è una oversize comedy firmata da Anne Fletcher, regista già avvezza alle commedie in rosa come 27 volte in bianco, Ricatto d’amore e Fuga in tacchi a spillo.

Tratto dal romanzo Dumplin’ (in inglese raviolo, in italiano doppiato con la parola polpetta) scritto dall’autrice texana Julie Murphy, la pellicola vuole essere un affresco tenero e consapevole delle difficoltà esistenziali delle plus size teenagers.

Il tutto senza scadere mai nella retorica hollywoodiana. L’impresa riesce solo parzialmente al film. Voglio una vita a forma di me ha comunque diverse frecce nella sua faretra. In primis le attrici. A partire dall’australiana Danielle Macdonald che avevamo visto in The East di Zal Batmanglij (The OA), in Bird Box di Susanne Bier (sempre per Netflix) e in Lady Bird di Greta Gerwig insieme alla sua amica del cuore, la bellissima attrice israeliana Odeya Rush. Un po’ sacrificata la parte della pur brava Jennifer Aniston che ha anche prodotto il film. Ma il cuore del film è tutto nelle canzoni e nelle citazioni della grandissima Dolly Parton. Per la pellicola della Fletcher l’autrice ha scritto ben sei pezzi tra i quali la bellissima dreamy ballad “Girl in the Movies” entrata nella short list per gli Oscar.

Chiudiamo proprio con un estratto di questa canzone che ammiccando al film dice: “Up on the silver screen I picture me, living out my passions, hope and fantasies.”