Home FESTIVAL Venezia 73 Venezia 73: “El ciudadano ilustre” – di Mariano Cohn e Gastón Duprat

Venezia 73: “El ciudadano ilustre” – di Mariano Cohn e Gastón Duprat

Il senso de “El Ciudadano Ilustre“, lavoro del duo argentino Mariano Cohn e Gastón Duprat, è racchiuso già nella sequenza d’apertura del film: lo scrittore Daniel Mantovani ritira nientemeno che il Premio Nobel e davanti alla platea attonita si lascia andare ad un’arringa il cui senso, riassumendo, è: “Questo premio è la fine del mio essere scrittore.”
Perché Daniel, carico di disillusioni e anche schiavo di una certa misantropia, rifugge dalla stessa società che lo ha reso famoso, evitando come la peste incontri per presentazioni di libri, inaugurazioni e lezioni universitarie. Accetta solo di tornare, per essere insignito della cittadinanza onoraria, nel paesino di Salas, in Argentina: il luogo in cui è nato e dal quale è scappato quarant’anni prima per intraprendere la carriera di scrittore.
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Gli spunti tragicomici dell’arrivo di Mantovani in Argentina – dall’improbabile autista che lo accoglie in aeroporto alla groupie poco più che adolescente passando per regali vagamente kitsch, svelano però a poco a poco la vera natura degli abitanti di Salas, intrisi di arroganza e ipocrisia che riversano sul loro concittadino illustre – al quale non perdonano un successo che loro stessi hanno insistito per celebrare – dietro un’apparente facciata buonista e accomodante.
Salas è un corollario di personaggi a dir poco agghiaccianti contro cui Daniel si scontra con pacatezza ed incredulità, fino all’inevitabile resa culturale dello scrittore verso qualcosa che non può comprendere: quella mentalità gretta ed invidiosa dal quale si era allontanato anni prima.
El Ciudadano illustre” è un film schietto ed intelligente, a tratti addirittura comico nei paradossali aspetti della folkloristica popolazione di questo sperduto paese Argentino: un confronto tra due mondi distanti e inconciliabili il cui emblema è la lunga passeggiata di Daniel tra le strade di Salas, seguito da curiosi, ammiratori e ragazzini armati di smartphone che non smettono di riprenderlo.
Grandissima la prova di Martinez (già visto nel bel “Storie Pazzesche”), che speriamo possa fregiarsi, alla fine di questo festival, di una meritata Coppa Volpi.
 – Articolo a cura di Martina Andreoni