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The Strain – 1a stagione

I vampiri sono tornati. E assomigliano incredibilmente tanto a quel Jared Nomak che avevamo visto in “Blade II”.
Certo, perchè il creatore è sempre lo stesso, ovvero Gulllermo del Toro, che assieme a Chuk Hogan ha dato vita alla serie tv “The Strain”, basata sui tre romanzi scritti proprio da entrambi (“La progenie” , “La caduta” e “Notte eterna”).
Contando che secondo gli ideatori il numero di episodi per poter descrivere bene tutto ciò che fa parte del romanzo dovrebbe necessitare di più di 50 episodi, i primi tredici che abbiamo visto nella 1a stagione devono dunque essere considerati un antipasto.
Un antipasto che personalmente non mi è piaciuto molto.
Prima di esplicare però il motivo di questa scelta passiamo in breve in rassegna la trama.
Aeroporto JFK, un aereo atterra con luci spente e porte completamente sigillate. Viene chiamato l’esperto epidemologo Ephraim Goodweather (Corey Stoll) e la sua squadra composta da Nora Martinez (Mia Maestro) e Jim Kent (Sean Astin) devono cercare di capire quale possa essere la cause che abbia provocato tutto ciò all’interno dell’aereo.

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Brutta grana per l’epidemologo Eph

Intorno a loro si muoveranno poi altri personaggi che saranno direttamente o indirettamente legati alla vicenda come il disinfestatore Vasily Fet (Kevin Durand), il messicano spaccatutto Gus (Miguel Gomez),la bionda e sexy hacker Dutch Velders (Ruta Gedmintas) e l’anziano Abraham Setrakian (David Bradley), unica persona già sicura che quello all’ interno dell’aereo non sia un virus.
Questi personaggi si troveranno insieme per svariati motivi da un certo punto in poi e per cause diverse dovranno fronteggiare una minaccia che non è affatto il virus che si pensava all’inizio.

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Signore e signori, ecco a voi gli Strigoi

Si perchè dietro a quei morti “non morti”, a quel “virus” che un virus non è ci sono alcune persone misteriose, come il facoltoso Eldritch Palmer (Jonathan Hyde) ed il suo scagnozzo ancor più oscuro Thomas Eichorst (Richard Sammel) che il vecchio Setrakian sembra conoscere molto bene.
Un tema usato e strausato sia al cinema che nelle serie tv quindi è al centro di “The Strain” e già questo potrebbe essere un elemento a sfavore della serie, ma non sempre in più di un occasione questo è un dato certo, e quindi ci può anche stare.
Detto questo però ci sono altre cose che a mio parere non vanno.
Prima di tutto, le parti parlate. Troppo noiose, si concentrano per la maggior parte nella parte centrale della stagione e fanno si che la storia scorra molto ma molto lenta, e i dialoghi stessi non è che siano poi di che spessore. Piccole frecciate che ogni tanto si scambiano “i buoni” che hanno il solito problema di essere dalla stessa parte ma di non saper far sempre squadra.
Anche alcune scelte nel trucco non convincono : ottima l’idea del make-up dato ai vampiri, che ricordano il Nomak già citato prima e sempre ottima la scelta della lunga proboscide interna con cui succhiano sangue, vita, linfa e tutto quello che c’è da succhiare alle loro vittime.

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Thomas Eichorst, un Christoph Walz versione 2.0

Ma quando scopri che a capo di questi esseri ce n’è uno più grande di tutti, chiamato “Il Maestro”, e lo vedi……..esclami……questo cretino è il più cattivo di tutti?
Troppo statica dunque la parte centrale, parti dialogate molto di basso livello rispetto a quelle d’azione che sono meno ma molto buone e il Master che non convince.
E’ dura arrivare alla fine, e per me sinceramente lo è stato, perchè da una certa puntata in poi la voglia di sapere cosa succederà non ti colpisce più così tanto, puoi intendere più o meno verso dove vada a parare il tutto.
Poi però arriva una cosa, l’ultimo episodio, l’azione prende il sopravvento e si aprono spiragli che fanno diventare la storia un qualcosa di molto più grande molto più complesso di quello che sembrava, ed allora non urli alla genialata, questo no, però per fortuna con questo episodio la 1a stagione di “The Strain” , facendo a malapena il compitino riesce nell’ intento che una serie Tv ha come primo obiettivo : metterti quel po’ di voglia necessaria a vedere quando arriverà la prossima puntata, quella della 2a stagione, che a quanto pare è stata già confermata.

THE STRAIN "The Master" -- Episode 13 (Airs Sunday; October 5; 10:00 pm e/p) -- Pictured: (L-R) Miguel Gomez as Gus Elizade, Stephen McHattie as Quinlan. CR: Michael Gibson/FX
Buoni o cattivi ? Attendiamo la 2a stagione per la risposta

Diciamo che alla fin fine una sufficienza a questa serie possiamo pur dargliela, nonostante il ritmo troppo basso per la storia raccontata e per i dialoghi non eccelsi, compresi alcuni approfondimenti sui personaggi e sulle relazioni che intercorrono fra loro.
Ma la piega che sembra stia prendendo la storia sembra qualcosa di diverso dal solito o almeno meno identico ad altre storie sui vampiri che abbiamo già sentito.

Un consiglio se guardarla o no?

La mia risposta è si, vale comunque la pena della visione, Del Toro è senza dubbio un buon regista, e ci sa fare, e quindi almeno un ‘altra possibilità gliela dobbiamo pur concedere.

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Capo Redattore e Co-fondatore

Grande amante del cinema, e questo è scontato dirlo se sono qua :­) Appassionato da sempre del genere horror, di nicchia e non, e di film di vario genere con poca distribuzione, che molto spesso al contrario dei grandi blockbuster meriterebbero molto più spazio e considerazione; tutto ciò che proviene dalle multisale, nelle mie recensioni scordatevelo pure. Ma se amate quelle pellicole, italiane e non, che ogni anno riempono i festival di Berlino, Cannes, Venezia, Toronto, e dei festival minori, allora siete capitati nel posto giusto.

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