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The Prom – La recensione

Un gruppo di star teatrali in disgrazia, e tremendamente narcisiste, vanno in un piccolo paesino in Indiana per supportare un studentessa che vuole portare la sua ragazza al ballo di fine anno.

Esce su NETFLIX la trasposizione cinematografica di The Prom, fortunatissimo musical teatrale vincitore del Drama Desk Award come miglior nuovo musical ispirato a sua volta a eventi realmente esistiti nel 2010. Al timone c’è uno dei produttori più prolifici di oggi, Ryan Murphy, creatore di Glee, ma anche di Ratched, American Horror Story, The Politician.

Per fortuna il musical cinematografico del 2020 si ricorderà non per l’orrendo e imbarazzante Cats, ma per The Prom,  un bellissimo film emozionante e fondamentale.

La grande fortuna, però, di “The Prom” è che ha alla base un grande materiale di partenza, visto che lo spettacolo teatrale è una chicca con un bellissimo libretto ben scritto e una colonna sonora che funziona. Ryan Murphy qui è legittimato a eccedere col kitsch, glitter, paillettes, camp ma oltre a raccontare la storia e creare una bellissima atmosfera non fa molto altro come regista. Si limita a seguire le vicende e spesso sembra si sia addormentato durante una coreografia. Se si fosse limitato alla produzione sarebbe stato decisamente meglio.

James Corden e Meryl Streep

Fortunatamente, questo difetto della regia senza gusto non fa crollare “The Prom”, ma lo fa risultare semplicemente un ottimo musical d’intrattenimento migliore di altri usciti in passato come Hairspray, Mamma Mia, The Greatest Showman, Rock of Ages. Con un autore degno di dota sarebbe stato un capolavoro.

Bellissima la scelta di non accorciare lo spettacolo, di presentarlo nella sua interezza senza snellirlo. E’ capitato spesso di vedere capolavori teatrali come Into the Woods e Rent perdere di corpo e mordente nella trasposizione su schermo, penalizzati da tagli e  cambi. Qui, invece, sono state addirittura aggiunte due canzoni che si sposano anche bene con la storia, cosa non successa in Cats col brano inedito. Ok, lì è come sparare sulla croce rossa.

“The Prom” è emozionante, potente, divertente ed è un inno d’amore al teatro.

Questo si vede non solo nei personaggi degli artisti spiantati (divertentissimi e indimenticabili), ma anche nella canzone We Look to You che è quello che ogni artista vorrebbe sentirsi cantare da un fan, splendida composizione che esprime in maniera eccellente la potenza del teatro. Pelle d’oca.

Andrew Rannells, Meryl Streep, James Corden e Nicole Kidman

Altro aspetto da non sottovalutare che fa di “The Prom” un bellissimo film da non perdere è il cast magnifico: se James Corden si redime dall’essere stato insopportabile in Cats – sì, ce l’ho ancora con questo film – e interpreta in maniera divertente il narcisista Barry, Nicole Kidman è una divina, divertentissima e divertita ballerina di fila con leggero problemino di alcol. Incredibile come sia impeccabile sia nel canto che nel ballo. E’ una goduria assoluta, poi, vederla con Meryl Streep, mai così magnifica in un musical. E parliamo della Streep, non di una Megan Fox qualsiasi. La sua performance come Dee Dee Allen è una di quelle che ti rimangono dentro, che non si dimenticano. Divertentissima in un ruolo che è cucito alla perfezione su di lei dove canta e balla meravigliosamente bene. Il film andrebbe visto già solo per lei!

La giovanissima Jo Ellen Pellman sembra una nuova Drew Barrymore ed è perfetta come Emma Nolan, la quale ha buona chimica con la sua innamorata Ariana DeBose dalla voce splendida (evidente la provenienza teatrale di quest’ultima).

Bravissimi anche i comprimari come Kerry Washington, che sembra un po’ Catherine Zeta-Jones in Rock of Ages, e Andrew Rannells con Keegan Michael-Key. “The Prom” è un film cantato veramente bene, tutti gli interpreti non solo dimostrano di essere perfetti come physique du rôle, ma anche vocalmente.

Jo Ellen Pellman e Ariana DeBose
Importantissimo il messaggio di questo film e come parla di coming out. Nel musical si è parlato molto di rado di omosessualità, di accettazione e qui è bello come vengono presentate delle realtà differenti. Il personaggio gay spesso è la spalla di qualcuno, qui invece è la star principale.

“The Prom” è un ottimo film che forse non piacerà a chi non ama i film molto cantati – no, La La Land non conta visto che è un musical atipico – ma che farà sicuramente impazzire a chi ama i racconti emozionanti, divertenti che sensibilizzano col sorriso. Uno spettacolo eccezionale che smuove le menti e i cuori.

Applausi, sipario e viva il teatro.