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The night of – un procedurale con anima

The night of emoziona sin dai titoli di testa mostrando il nome di James Gandolfini come produttore. Sappiamo che non ha potuto vedere la fine di questo progetto in cui credeva fortemente, ma il risultato non lo avrebbe affatto deluso.

La ‘notte’ a cui fa riferimento il titolo della serie avviene esattamente nel primo episodio, e quella che doveva essere a sorpresa una delle serate più belle della vita del protagonista diventa velocemente un incubo.

Nasir Khan è un giovane studente pakistano, un americano amato dalla sua famiglia che con non pochi sforzi gli ha garantito una vita dignitosa; ma è anche un ragazzo, che si appropria del taxi del padre per andare a una festa, finendo tra le braccia della femme fatale di turno…

Al mattino, lei è in una pozza di sangue, e la vita come Nasir la conosceva è finita.

the night of

E’ un doveroso spoiler minore questo, dato che 1) parliamo dei primi 30 minuti del pilota 2) c’è la costante impressione che la serata finisca male, ma il cuore di The night of deve ancora venire, ed è nella lotta per la sopravvivenza di Nasir dietro le sbarre, insieme a quella del suo scalcinato avvocato John Stone, un Turturro che dà vita a un personaggio indimenticabile e fuori dagli schemi.

Stone è infatti poco interessato alla verità -non si curerà nemmeno di sentire la versione dei fatti del suo assistito- , quanto alla chance di instillare il ragionevole dubbio alla giuria. Un eczema alla pelle influenza la vita in modo impietoso a Stone: dai gruppi di sostegno, alla mancata dignità professionale e sociale per gli effetti della malattia, passando per gli effetti collaterali a letto delle improbabili cure, per l’avvocato è difficile anche solo amare un gatto.

Non meno sentiti gli altri personaggi: la famiglia di Nasir, piegata dal dolore e economicamente compromessa per le vicissitudini del figlio; il detective Box, in bilico tra l’ineluttabilità della pensione in arrivo e la fretta del voler chiudere un caso nel modo più efficiente possibile, anche contro il proprio istinto.

Sta proprio qui l’anima e il meglio di the Night of, nel mostrare come un evento simile impatti in modo permanente, nel bene e nel male, nelle vite di chi ne viene coinvolto.

La seconda stagione in discussione -immagino un contesto antologico-, nel mentre consiglio a tutti di recuperare questi 8 episodi.

 

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Direttore e Fondatore

Il lavoro e la vecchiaia incombono, ma da quando ho memoria mi spacco di film di fantascienza, dove viaggio di testa fino a perdermi, e salto in piedi sul divano per dei tizi che si menano o sparano alla gente come fossero birilli. Addolorato dalla piaga del PG­13, non ho più i nervi per gli horror: quelli li lascio al collega, io sono il vostro uomo per scifi, azione e film di pistolotti metacinema/mental/cose di finali tripli.