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Speciale LION – Parte 5: Produzione

ALEXIS CONTINENTE (PRODUTTORE)

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Alexis Continente

1 – Cosa ti ha spinto a produrre il cortometraggio?

L’amore che ho per questo mondo. Ho lavorato in grandi film ed in super produzioni, però sempre nel reparto “capelli” e “trucco”. Avevo la curiosità di scoprire tutto il processo di produzione e di essere capace a organizzare tanti reparti tutti insieme.

2 – L’horror è un genere che non è visto di buon occhio dalla critica… In Italia poi c’è rimasto solo Dario Argento. Perché si fatica così tanto a produrre un film horror?

I motivi sono tanti… Confesso che non sono mai stato un fan accanito del genere horror, però una volta che mi è stata proposta la sceneggiatura di LION, mi sono detto: “Questo è il film che devi assolutamente produrre!”

3 – Il film si è girato in Spagna. Perché questa scelta?

Io sono di Barcellona e in quel periodo stavo girando la terza stagione di “Penny Dreadful” in Almeria. Qui decidemmo con gli altri produttori che Almeria o Malaga dovevano essere la nostra base: scegliemmo la seconda e penso che la decisione fu sicuramente la corretta.

4 – Tu sei stato presente durante le riprese. Cosa ne pensi del lavoro realizzato? Soddisfatto dall’impegno del regista e della troupe?

Davide Melini ha realizzato un lavoro molto creativo e professionale, attento poi a qualsiasi dettaglio e sul resto della troupe ho solo parole di ringraziamento. Tutti loro mi hanno colpito profondamente, per il loro sforzo e lavoro.

5 – E del cast?

Il cast é senza dubbio l’anima del progetto. Gli occhi persi di questo dolce bambino farà sì che il pubblico non distolga lo sguardo dallo schermo…

6 – Dalle prime immagini che possiamo vedere nell’agghiacciante teaser, pare che LION sia un film molto violento e sanguinario…

Questa è una storia con molte sfaccettature… E ci sono ovviamente anche momenti di estrema tensione…

7 – Quali sono le tue aspettative riguardo al cortometraggio?

Le mie aspettative non sono cambiate: mi aspetto che il pubblico si addentri a questa storia molto triste e che sappia leggere la parte positiva del nostro messaggio.