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SiREN- Il sovrannaturale e la realtà

SiREN” è uno strano spin-off della trilogia di VHS, che ripropone proprio il medesimo personaggio di uno degli episodi più popolari, con la stessa fantastica attrice, Hannah Fierman. 

Uno sceriffo si reca in una chiesa assieme ad un uomo, dove trovano uomini morti e la scena di un rituale satanico.

Satanisti?”, domanda lo sceriffo.

‘Dilettanti”, risponde l’uomo ”Hanno evocato qualcosa ma non sono riusciti a contenerla”.

Lo sceriffo improvvisamente muore, dilaniato e sbranato da qualcosa di mistico. Una figura femminile avanza, non umana, la quale viene riconosciuta dall’altro uomo, che la ingabbia.

La scena cambia, tornando al presente, ed è tutto apparentemente tranquillo.

Lilith e Jonah.

Un ragazzo di nome Jonah, va al suo addio al celibato, organizzato in un club, con suo fratello Mac e i suoi due amici Rand ed Elliot, per prepararsi al matrimonio con Eva.

Al club, dove tutto è tedioso, annoiante, un uomo ferma Mac, il fratello dello sposo, e gli dice di poterlo portare nella vera Garden City, in un club privato ed esclusivo. Per il bene di Jonah, per il suo divertimento, l’uomo accetta così tutti si mettono in auto per seguire l’identità misteriosa, che, incamminandosi, li conduce in una villa color avorio.

Qui si trovano in un luogo singolare, pieno di donne e persone mascherate, truccate, quasi in modo sovrannaturale (posto che rammenta la puntata ”La danza dei morti’‘ di ”Masters Of Horror”).

Si terrà uno spettacolo privato per Jonah, il festeggiato, il quale incontrerà in una delle stanze, una donna misteriosa e altrettanto pericolosa, di nome Lilith.

Lilith.

Ottima prova registica quella di Gregg Bishop, che si pone davanti alla macchina da presa in maniera coraggiosa. Ottimi effetti speciali e trucchi (che ci riportano ovviamente all’immancabile VHS).

La sirena qui la vediamo in Lilith, demone infernale, che, col suo canto, ammalia  e ipnotizza gli uomini rendendoli succubi, essendo essa stessa una succube (incubus e succubus), al contrario di Eva, la fidanzata di Jonah. Vediamo qui rappresentata la triade originale: Adamo, Eva e Lilith, la prima donna ribelle che divenne la moglie di Lucifero.

In un luogo dove tutto è possibile, dove si sfiora il limite della veridicità, dove il metafisico sfida la realtà incrociandosi in un’unione spirituale, infernale. Un posto assurdo con tocchi lynchani, con un personaggio che ci riporta senza neanche volerlo, a ”Splice”.

Ma la chiave forte, è Hannah Fierman, che aveva già fatto sognare i fan di VHS col suo personaggio terrificante, cannibalico e luciferino. Ottima prova attoriale per la ragazza, dagli occhi cerbiatto e dallo sguardo provocatore e ingenuo.

Film divertente, godibile, con ottime atmosfere e un finale che, seppur scontato, ha saputo cogliere il giusto pathos narrativo.