Home Serie tv Sense8: La recensione della seconda stagione

Sense8: La recensione della seconda stagione

Aspettavate tutti la seconda stagione delle sorelle Lana e Lilly Wachowski (sì perché ora sono entrambe donne)? Attendevate con ansia il ritorno dei nostri amatissimi Sensate?

Ragazzi, in allerta, perché Sense8 è tornato dopo ben due anni, con una stagione a dir poco pazzesca.
Ed è tornato superando nei livelli anche le puntate precedenti. Una delle serie tv più belle e originali mai create e portate sullo schermo.
Ai confini tra fantascienza, dramma e action, riapre i battenti e ci dà il via ad una nuovissima avventura, con i nostri adorati protagonisti Lito, Capheus, Nomi, Riley, Wolfgang, Kala e Will. Attendiamo già la terza stagione.

Arriverà presto? Intanto ecco un breve viaggio verso il nuovo sistema, verso il nostro: homo sensorium.

Attenzione, d’ora in avanti SPOILER.

La scena della lotta tra i Sensate.

Il resoconto

Abbiamo conosciuto nella prima stagione, un po’ tutti i personaggi, che ci hanno stregato sotto le note di ”What’s Up” dei 4 Non Blondes. Perché tutti si chiedevano davvero:”Cosa sta accadendo?”. Ecco, quel che accadeva era l’unione dei corpi e degli spiriti, di otto persone, che in questa nuova stagione si rivelano non essere, più, così sole.

Ed è proprio così. Il padre di Jonas, aveva creato ben 80 sensate ed ognuno aveva la sua propria cerchia.
Angelyca, prima dei nostri, ne ebbe un’altra, ma le cose andarono male e morirono tutti. Così, prima di uccidersi, partorì i ”nostri”. Ma ancora oggi esistono altre cerchie di Sensate in tutto il mondo, milioni di milioni (dice Jonas).

In questa stagione abbiamo visto come i nostri Sensate si possano mescolare con altri Sensate (un adorabile vecchietto scozzese, un biker strambo, una ragazza calva e Lila, il principale antagonista assieme all’ormai famoso Whispers, o meglio… Milton). Riley e Will sono in fuga da Whispers e intanto quest’ultimo si droga per evitare di incontrarlo e restare in connessione con il suo nemico, dopo averlo guardato negli occhi.
Un incubo ad occhi aperti.
Intanto, però, si scopre che esistono dei ”bloccanti”, delle pillole nere che Kala saprà come ricreare, in grado di neutralizzare il potere dei Sensate. Whispers sarà sempre più in contatto con Will, tanto da entrare nella sua testa persino di notte e di potersi comportare come un suo alleato sensate, tanto da costringerlo sempre a sottoporsi alla droga.

Intanto a Nairobi, Capheus entra in politica per salvare la sua città, eleggendosi nel volere della sua nuova fidanzata, mentre a Seul (Corea), Sun viene quasi uccisa da finti agenti ingaggiati da suo fratello, fino a quando i Sensate non l’aiutano nella fuga dalla galera. Ella incontrerà un detective che saprà bene come sfidarla, facendole provare emozioni che non provava da molto.

Kala fa finalmente l’amore con Wolfgang ed è pronta a raccontare la verità a suo marito Rajan, ma qualcuno attenta alla sua vita e a quella della sua famiglia ed è costretta a partire. Will scopre finalmente il nascondiglio di Whispers, recandosi per davvero lì, dove lo illude e lo pesta a sangue. L’organizzazione segreta ha ormai reso succube anche Jonas, che non può più essere d’aiuto ai Sensate. Nella vita di Nomi sembra sbocciare qualcosa di nuovo: suo padre per la prima volta la chiama ‘‘mia figlia” in pubblico, al matrimonio di sua sorella, e grazie a un progetto Anonymous, è soggetta della Imorte, che la rende immune ad ogni ”ricerca federale”, risultando così, pulita e non più ricercata. Nomi e Amanita, tramite degli studi, scoprono l’esistenza nell’antichità, dopo l’homo sapiens, dell’homo sensorium, l’antico sensate.

Una scena commovente in ”Sense8”.

Lito, ad un gay pride, ammette finalmente di essere gay e bacia dinanzi a tutti il suo Hernando. Questo, però, fa in modo che il suo agente lo abbandoni, cosa che lo porterà in uno stato di profonda depressione. Ma non è finita per lui.
Riesce, grazie all’aiuto di Sun, in un provino per il ruolo di un omosessuale, cosa che lo riporterà in gioco nel mondo del cinema. Ma sono guai seri per Wolfgang, che a Berlino entra in contatto con Lila, una Sensate napoletana che lavora per l’organizzazione segreta BPO e per Whispers. Ella, tenderà una trappola al ragazzo in un ristorante.
E lì, ci sarà uno scontro epico tra i nostri Sensate e quelli della cerchia di Lila.

Sun, con l’aiuto dei Sensate, progetta la morte di suo fratello e ad un Gala, riesce a farsi assumere nel personale come bartender. Dopo una lunga sparatoria, Sun inseguirà suo fratello fino a renderlo quasi morente, per poi risparmiarlo e fuggire via dalla polizia. Nel nostro bel finale, epocale e spettacolare, vedremo Whispers arrivare a Berlino e acciuffare Wolfgang grazie alla complicità di Lila. Una volta legato, Whispers riuscirà ad estorcere a Wolfgang il suo primo pensiero: Kala, così da sapere la sua posizione. I Sensate si aiuteranno a vicenda, nel gran finale, partendo tutti per Londra (luogo dove si trova Whispers). Qui acciufferanno Jonas e Whispers e si ritroveranno, dopo aver tolto tutti il cappuccio della tuta difensiva.
Tutti quanti assieme, dal vivo, nel medesimo posto: uniti anche nella realtà.

Al gay pride.

Una stagione epica

La seconda stagione prende uno slancio differente dalla prima, pur non rinunciando alle tematiche che la costituiscono. Ogni puntata è un soffio al cuore e viene divorata come se invece di 60 minuti, ne durasse 20. Episodi, dialoghi, scene d’azione e fotografia magistrali per una serie tv se non ottima, geniale.

Ehi, guardami, non ti ricordo un’altra serie?”.
Questo non è il caso di ”Sense8”, che si dimostra originale in ogni fotogramma (pur nella citazione nella sigla iniziale a Twin Peaks). Ogni episodio ci lascia dei punti interrogativi.
Quesiti a cui dobbiamo rispondere, che dobbiamo risolvere.
Perché come ci insegna Capheus, ci vuole sempre coraggio e come ci mostra Sun, i problemi si affrontano cacciando gli artigli. E ci si chiede:”Quanto dovrò aspettare ora per porre fine ai miei dilemmi al riguardo?”, perché Sense8 è questo, un’enigma continuo a cui non sappiamo rispondere, un qualcosa che non riusciamo ad esplicare. I personaggi sono tutti incastonati tra di loro come un puzzle perfetto e gli interpreti, più che egregi nei loro ruoli, così veri, così realistici, così… sensate.

Ognuno di loro, se messo assieme, può creare un essere divino e perfetto, una bomba ad orologeria. Ottimo lavoro sulla caratterizzazione di ognuno dei personaggi, approfonditi e sempre più uniti.

La fantascienza e la realtà si mescolano nei riflessi, nelle diversità, nei pregiudizi, nell’amore vero. L’approccio alla scrittura, in questa stagione, è stato più liberativo, donando alla serie qualcosa in più.

Il nucleo di tutto qui, è la forza di gruppo.
Sempre presente, onnipotente, divinamente essente, consapevole e diretta, decisa e magnifica. Un pugno allo stomaco che commuove, una spada che lambisce, una ferita che viene curata, una vittoria subita.

Perché i Sensate si amano.

Perché l’unione, fa sempre la forza.