Home Rubriche Outsider Sei forte Enea: The special need (2013)

Sei forte Enea: The special need (2013)

Molti tra noi potrebbero erroneamente pensare che le ambizioni, i sogni e le speranze di persone affette da qualche handicap, sia esso fisico o mentale, siano differenti da quelli delle persone normodotate. Capita però che per la maggior parte dei casi, se si va ad indagare a fondo su ciò, conoscendo magari direttamente le persone in questione, si possa tranquillamente constatare che i loro sogni e desideri non hanno nulla di differente da quelli degli altri.
A confermare quanto appena detto c’è un bellissimo film-documentario girato dal regista Carlo Zoratti, udinese classe 1982 ( che prende anche parte alla pellicola come attore ) che ci racconta in maniera molto leggera ma allo stesso tempo diretta i sogni del protagonista, Enea Gubini, un trentenne affetto da autismo, che come tutte le persone di questo mondo ha un desiderio da realizzare : avere finalmente il suo primo rapporto sessuale e trovare la sua anima gemella, quella con cui condividere gioie e dolori per tutta la vita.

01 The special need

Aiutato dai suoi due migliori amici, il già citato Carlo Zoratti e Alex Nazzi, Enea comincia un’avventura “On the road” che dovrà portarlo a raggiungere questo suo obiettivo. Il trio svalicherà anche in Austria ed in Germania, passando tra vari bordelli di periferia ed arrivando addirittura in un centro specializzato per seguire la sessualità di persone come Enea.
Brillante ed originale, l’idea del regista Zoratti di mostrarci da vicino quelle che sono le aspettative e le ambizioni di un ragazzo trentenne affetto da questa scomoda malattia, la pellicola “The special need” , seppur rimanendo all’interno del circuito indipendente ha già fatto il giro di vari festival europei vincendo anche più di un premio come dimostra anche l’affermazione come miglior documentario ottenuta al “Trieste Film Festival”.
Girata completamente con la telecamera a mano per poter dare pià naturalezza e incisività alla vicenda, mostrandocela “più da vicino possibile” , la pellicola segue Enea, il regista ed il loro amico in questo viaggio che dovrà portare il simpaticissimo Enea a poter scoprire e sperimentare a pieno tutta la gioia che può portare avere un rapporto sessuale con la persona amata.
Non si può non restare completamente catturati dalla spontaneità e dalla tenerezza di Enea, che riesce a pieno ad entrare in empatia con gli spettatori dal primo all’ultimo minuto. La sua visione del mondo non è poi così differente da quella di persone normodotate, e come si avrà poi modo di scoprire nella pellicola, il ragazzo in molte cose sembra avere idee e valori migliori di molte altre persone che ci/lo circondano.

05 The special need

un esperimento questo davvero ben riuscito per il regista Zoratti, che ha dovuto vestire anche i panni dell’attore per problemi “tecnici” (Enea cercava spesso il suo sguardo durante le riprese, così Zoratti ha dovuto prendere parte alla pellicola per evitare di continuo questa cosa).
Un altro elemento importante da sottolineare è anche la forte amicizia che Carlo e Alex dimostrano verso Enea stesso, accompagnandolo e seguendolo costantemente da vicino in questo viaggio per realizzare il sogno del loro amico. Un film che quindi fa cadere molti dei pregiudizi che molti di noi possono avere nei confronti di persone affette da questa malattia, e che come pellicola e Enea ci mostrano non sono nella maggior parte dei casi così diverse da noi, sia nei comportamenti sia nei valori.
Curiosa è la vicenda che portato il regista Zoratti a conoscere per la prima volta Enea : lui e Nazzi stavano cercando ragazze da rimorchiare, e pensando che in un ambiente come quello fosse quasi certo trovare delle tipe, erano proprio finiti in un centro per disabili, in cui appunto, hanno conosciuto Enea, con cui è poi nata una stupenda amicizia. Se c’è un film che con leggerezza può parlarvi di temi forti, come la diversità, l’amore, l’amicizia, e tra un sorriso e l’altro (perchè si ride anche) possa farvi emozionare, “The special need” è sicuramente una pellicola che non dovete eprdervi. Altro esempio di come il cinema italiano indipendente , anche con poche risorse, possa tirar fuori una film di tutto rispetto.