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Roth l’antieroe: TIN STAR (1a stagione)

L’antieroe per eccellenza.
Colui che dovrebbe essere il paladino della giustizia rischia quasi di diventare il personaggio più oscuro della vicenda.

E’ così che possiamo brevemente ma in maniera efficace descrivere il personaggio di Tim Roth nella serie tv Tin Star.


Un personaggio con più ombre che luci, un poliziotto che supera spesso il limite tra legale ed illegale, più innamorato della bottiglia che della sua famiglia a quanto pare.
Ma un poliziotto che sa il fatto suo.
Almeno in quanto ad intuito ed astuzia. e con quel modo di fare che costringe lo spettatore a stare sempre e comunque dalla sua parte, anche quando dal legale passa all’illegale.
Una storia che parla di vendetta, di tradimenti, di alcolismo, che ha più di un colpo di scena e che parte subito a mille con una giovane vittima.


Da li in poi le vicende narrate avranno più di un protagonista oltre al personaggio principale, il poliziotto londinese sbarcato in Canada Jim Worth (interpretato proprio da Roth). Oltre a lui infatti ruoli chiave sono quelli della sua famiglia, composta da sua moglie Angela e dai figli Anna e Petey, e dalla scomoda e cinica compagnia petrolifera North Stream Oil, arrivata quasi in parallelo con Jim e che vede nell’opportunista e cinico Louis Gagnon (Christopher Heyerdahl) e nella avvenente e decisa Elizabeth Bradshaw (Christina Hendricks) le sue figure di punta.

Un perfetto quadretto familiare?

Altro protagonista non da poco sarà la comunità in cui Jim è sbarcato.
Una comunità che ha le sue regole, il suo stile di vita, non molto incline al cambiamento.

Parte tutto da un omicidio, che poi fa esplodere una scintilla che non mancherà di riservarci colpi di scena,azione, sangue e tanto altro.
Le vicende dei personaggi si intrecceranno tra loro, le loro storie verranno piano piano a galla, così’ come gli scheletri nell’armadio dei protagonisti principali.

Christina Hendricks è Elizabeth Bradshaw

Su tutti spicca ovviamente il personaggio di Jim, interpretato da un semplicemente mostruoso Tim Roth, che si carica tutta la prima stagione sulle spalle.
E che ci regala un‘interpretazione a dir poco notevole.

Un poliziotto che ha le sue regole, il suo modo di fare, che guarda al sodo, che ha dei vizi poco positivi, e che sembra avere più difetti che pregi. E che nasconde qualcosa.
O qualcuno. 

E’ lui “Qualcuno” ?

Ma nella comunità dov’è arrivato, forse, c’è chi riesce a fare anche di peggio. O forse no.
forte e costante è la presenza femminile all’interno della storia.
A differenza di Roth stavolta non abbiamo un personaggio che spicca su tutti, perchè per quanto riguarda le quote rosa è più un lavoro di squadra. Le interpretazioni della Hendricks, di Genevieve O’Rilley, nel ruolo della moglie di Jim, della giovane Anna (Abigail Lawrie), figlia di Jim e Angela, e degli altri personaggi femminili secondari sono fondamentali tanto quanto il personaggio di Roth.


Non potrete non schierarvi con uno dei personaggi di questa serie, perchè non lascerà nemmeno uno spettatore indifferente alla storia e ai protagonisti.
Su tutto poi, la ciliegina sulla torta dell’innevato e maestoso sfondo che ci regalano le montagne canadesi.
Un inizio col botto, un andamento sempre da piede sull’acceleratore, ed un finale che riserverà più di una sorpresa.
E una voglia, voglia matta di vedere cosa ci riserverà la seconda stagione.
Sarà un pensiero che avranno in molti.

Con un Roth così poi.

 

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Capo Redattore e Co-fondatore

Grande amante del cinema, e questo è scontato dirlo se sono qua :­) Appassionato da sempre del genere horror, di nicchia e non, e di film di vario genere con poca distribuzione, che molto spesso al contrario dei grandi blockbuster meriterebbero molto più spazio e considerazione; tutto ciò che proviene dalle multisale, nelle mie recensioni scordatevelo pure. Ma se amate quelle pellicole, italiane e non, che ogni anno riempono i festival di Berlino, Cannes, Venezia, Toronto, e dei festival minori, allora siete capitati nel posto giusto.

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