Rick e Morty 3 – la terza, folle stagione.
Potremmo star qui a parlare di come la la trama principale di questa season sia più fiacca delle precedenti, o perlomeno mal sfruttata (la separazione dei genitori di Morty porta a ben poche evoluzioni).
Potremmo lamentarci di un ultimo episodio in cui ci si aspettava qualcosa di più di una scaramuccia cosmica tra il pazzo duo e Obama.
Ma diciamolo: Rick e Morty resta una delle migliori serie di comicità irriverente, nonché di sci-fi, in circolazione. E non possiamo non dire grazie della sua esistenza, per almeno due motivi:
PICKLE RIIIIIIIICK
Cosa prendano gli sceneggiatori di Rick e Morty non lo sappiamo, ma l’episodio n.3 è forse il punto più alto per trovate, spostando l’asticella del vecchio scienziato pazzo alla voce divinità. Ebbene si, Rick si fa trasformare in cetriolo per mancare un appuntamento di famiglia: ne usciranno scene fuori di testa, un tasso di gore estremo e il citazionismo verso film action che farà commuovere ogni amante del genere. E tutto questo da un cetriolo!
THE CITADEL
Nell’episodio 7, i nostri eroi…non sono propriamente i protagonisti. Al loro posto, un mondo di Rick e Mortys danno vita a una rinata Citadel, con una quantità di sotto-personaggi che rendono l’episodio teso, densissimo di sub-stories che portano al fugace ritorno del vero Villain della serie…
Nel mezzo, la discriminazione sociale dei Morty, il poliziotto Morty corrotto à la training day; la fabbrica di cioccolato fatta di Rick di diverse classi sociali…insomma, un altro episodio impregnato di cultura cinematografica.
Ho parlato dei, a mio avviso, punti più alti della terza stagione, senza neanche nominare altri momenti squisitamente referenziali verso il cinema (il secondo episodio è praticamente ambiento in Mad Max, per dire).
In conclusione, difficile dire se la serie sarà in grado di mantenere il livello così alto in futuro, ma oggi Rick e Morty resta senz’altro intrattenimento puro.
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