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PANOPTICON di Daniele Misischia e Cristiano Ciccotti

Un uomo, isolato nel suo appartamento, comincia a “subire” degli strani incubi, molto realistici. E sembra avere delle allucinazioni, nelle quali delle ombre, dalle fattezze umane, lo perseguitano. La verità per quell’uomo è molto più complessa di quanto già sembra all’apparenza…

PANOPTICON è una web serie di 15 brevi episodi di genere fanta-politico e thriller, girata da Daniele Misischia e Cristiano Ciccotti in bianco e nero. Col progredire degli episodi ci si accorge che la sceneggiatura approda nei lidi del complottismo tanto di moda in questo periodo. Un complottismo che, a livello di scrittura, non stona per nulla, perché affrontato con intelligenza e con una buona dose di realismo. Il futuro prossimo immaginato da PANOPTICON non è poi cosi’ dissimile da come potrebbe essere in realtà la nostra società tra 10-20 anni.

In questa web serie non viene trattato nessun argomento troppo fantascientifico e assurdo. Quindi niente alieni, catastrofi, meteoriti, ecc. Qui si parla di esperimenti sul cervello umano per trasformare dei criminali in persone reinseribili senza problemi nella società. Tutto ciò allo scopo di eliminare le carceri e creare cittadini-modello. Ovviamente tutto ciò solleva dilemmi etici enormi. Si può concedere allo Stato tutto questo potere? C’è o non c’è il rischio fondato che lo Stato usi questi esperimenti medici per sedare il dissenso politico?

Le tematiche sono interessanti, anche se già sentite spesso altrove. E sono affrontate in modo non banale da Misischia e Ciccotti, anche se nell’alveo del cinema di genere. PANOPTICON  parte in sordina, fa fatica a carburare, nonostante nei primi episodi si affrontino le allucinazioni dell’uomo. Non è stato ancora svelato il mistero del perché la vittima sia perseguitata dalla silhouette di un uomo col cappello, ma già ci si annoia assai.

Quando lo sviluppo della trama si fa più chiaro, la web serie diventa meno frenetica e “allucinatoria”, ma ben più coinvolgente. Il finale, pur essendo poco originale, dà un barlume di speranza per una società non destinata a diventare rowelliana al 100%. Gli ultimi minuti sono, a livello registico e di montaggio, forse la cosa migliore di PANOPTICON. Una web serie che, pur essendo palesemente amatoriale, è girata benissimo. E in questo caso si c’è da pensare cosa sarebbe venuto fuori se i due registi avessero avuto a disposizione un budget maggiore. O meglio, un budget. PANOPTICON: da vedere!