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Over the Moon – l’amore e l’accettazione

Dopo Klaus, Netflix lancia un nuovo colpo vincente con Over the Moon, nuovo film d’animazione dove amore, lutto e accettazione trovano vita in una Cina ricca di colori e magia.

In un’immaginaria cittadina cinese, la giovane Fei Fei, intelligente e serena, deve scontrarsi con la dura realtà, dovendo affrontare la prematura scomparsa dell’amata madre. La bambina trova un rifugio  nei racconti della donna circa la leggenda di Chang’e, dea rimasta prigioniera sulla Luna, in attesa del ritorno del suo amato. La storia diventa per Fei Fei un vera e propria ancora di salvezza man mano che le persone attorno a lei sembrano aver superato il lutto, primo fra tutti, suo padre. Terrorizzata dalla paura di perdere il ricordo della madre, Fei Fei cerca di provare l’esistenza di Chang’e, perchè se la dea esiste, allora anche l’amore vero ed eterno esiste, al di là del tempo. Andare sulla luna non sarà impresa facile e ciò che Fei Fei troverà, sarà inaspettato.

Il lungometraggio porta la firma alla regia di Glen Keane, nome noto nel panorama dell’animazione Disney. Keane ha lavorato a lungo come supervising animator e character designer per capolavori come La Bella e La Bestia, Pocahontas, Tarzan, Rapunzel e Aladin. In seguito arrivano i primi lavori come regista di corti. Over the Moon è il suo primo lungometraggio, prodotto da Pearl Studio, Sony Pictures Imageworks, Netflix e distribuito da quest’ultimo. Il risultato è sicuramente ben riuscito.

L’impianto del lungometraggio sembra ispirarsi ai classici d’animazione di formazione per famiglie, seppur con le sue dovete differenze.  Over The Moon non è mai scontato. Esso ha la capacità di farci rimanere per la prima durata con “i piedi per terra”, osservando e affezionandoci al lutto di Fei Fei e  alla sofferenza per la mancanza della madre. L’impianto realistico a un certo punto si trasforma e noi spettatori siamo catapultati dal mondo reale, a un universo colorato, ricco di strani personaggi.

Il passaggio da una sfumatura all’altra avviene in maniera molto equilibrata ed eterogenea. Gli stili differenti e i linguaggi si intercambiano in maniera molto riuscita, dotando il racconto di una cifra stilistica ben definita e innovativa. Over the Moon si incentra su tematiche profonde e tristi, trattate con delicatezza e altrettanta leggerezza. Il lungometraggio è come permeato da un’aurea di dolcezza, che conquista il target infantile (e non solo). Infatti non sono presenti solo momenti cupi, ma anche momenti leggeri e comici. Pur rimanendo sul tono del racconto famigliare, riesce con abilità ad assumere anche i tratti di un lungometraggio d’azione. Tale idea che si dimostra vincente e originale, in quanto permette di tenere l’attenzione sempre costante.

Over the Moon tocca delle corde molto profonde, insite in ognuno di noi, soprattutto in un periodo così scuro come quello attuale. Pone l’accento sull’importanza della famiglia, dello stare riuniti con le persone che amiamo. Ci racconta del dolore della perdita, della tristezza e di come la vita debba andare avanti, sebbene quell’amore che pensavamo di aver perduto, non andrà mai via.

Mai come oggi, questi valori devono essere attuali e fonte di forza per tutti. Si nasce, si muore, si va avanti e si vive per la vita e per il ricordo di chi abbiamo amato. Probabilmente per questo, Over the Moon si eleva anche al piano nostalgico, toccando un ulteriore nostro livello sentimentale.

Ci immedesimiamo perfettamente con i protagonisti di questo racconto, ne comprendiamo i sentimenti, lo sconforto.  Infatti è stato fatto un buon lavoro anche sullo sviluppo dei personaggi, non stereotipati e molto tridimensionali. Non sono solo facilmente identificabili con le nostre esperienze, ma, al tempo stesso, essi sono molto particolari e ben sviluppati.

Prima fra tutte Chang’e, che ha tutte le potenzialità per diventare un personaggio icona classico. Una dea tanto spumeggiante nelle sue manie di grandezza, quanto umana nei suoi sentimenti di solitudine e nostalgia. 

Il mondo di Lunaria

Le scene e la fotografia sono particolarmente vincenti. Il lungometraggio sembra saper sfruttare bene gli effetti speciali e l’animazione, creando una vera e propria magia visiva. Il mondo di Lunaria è colorato, particolare, quasi cose se fosse un universo dei balocchi, pieno di forme e strani personaggi poligonali.

Allo stesso tempo, Over the Moon riesce a dare forza anche all’ambientazione primaria della sua storia. Il lungometraggio ci regala la rappresentazione di una Cina calda, rurale e affascinante. Ne assaporiamo le tradizioni, i piatti e le leggende. In qualche modo rende questo paese molto più “vicino e accessibile” a noi, creando una finestra verso una cultura da scoprire. Un viaggio per il folklore cinese che innesca la curiosità nello spettatore. Complice sicuramente la resa dei personaggi, tutti con dei tratti orientali ben definiti e rappresentati.

Doveroso soffermarsi sulle varie canzoni e melodie che compongo Over the Moon. Anche in questo caso troviamo una certa originalità e omogeneità. Si spazia da impianti più orchestrali ad alcuni molto più pop, fino all’interpretazione di “Volo Via”, cantata egregiamente da Elodie. L’esperimento di questo lungometraggio è pienamente riuscito, rendendosi un musical ben definito e sperimentale allo stesso tempo. In questo la collaborazione Netflix- Sony può dirsi un successo.

Forse gli unici aspetti negativi sui quali potremmo soffermarci, sono legati a degli elementi inseriti nella trama forse non molto ben approfonditi e sviluppati (come il caso del dono).  Tuttavia come prima prova, Over the Moon passa a buonissimi voti.

Sembra che dopo Klaus, Netflix abbia trovato la sua rotta grazie ai film d’animazione. Come il suo predecessore, anche Over The Moon concorre agli Oscar. Il lungometraggio gareggia nella categoria Miglior Film d’Animazione, assieme ad altre perle come Soul e Onward. Nomination sicuramente meritata, considerate le sfumature e i livelli di emotività toccati dalla sua storia.

Se anche voi volete immergervi nelle folklore cinese e viaggiare sulla Luna, Over the Moon vi aspetta su Netflix.