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NON CON UN BANG di Mariano Lamberti

Al giovane ventiseienne Cesare manca solo un esame prima della Laurea in Giurisprudenza. Lui però non ce la fa a studiare perché depresso. A poco serviranno i tentativi di famigliari e amici di spronarlo per raggiungere gli obiettivi che si era prefissato. Obiettivi che non sente più suoi. Così passa tutto il giorno a dormire e a simulare malanni fisici, mentre trascorre la notte osservando le stelle.

 

NON CON UN BANG è il lungometraggio d’esordio, datato 1999 (ma distribuito nelle sale 2 anni dopo) di Mariano Lamberti, scrittore, regista e poeta napoletano. Recentemente Jamovie lo ha intervistato. Vi invitiamo quindi a leggere la nostra intervista. NON CON UN BANG ha partecipato alla 56ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.  Il film ha ricevuto una nomination per l‘International Fantasy Film Award al Festival Internazionale del Cinema di Porto del 2000. Inquadrare o etichettare la pellicola di Lamberti non è facile. Verrebbe da dire che ci troviamo di fronte ad una commedia agro-dolce molto “agro” e poco “dolce”. Con spruzzatine di comicità surreale e, in brevissime sequenze, con spruzzatine da commedia horror.

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Divertente, in questo senso, la pianticella nella camera di Cesare che diventa improvvisamente aggressiva e carnivora. Molte sono le ispirazioni letterarie e cinefile (dal Roger Corman de LA PICCOLA BOTTEGA DEGLI ORRORI al Marco Bellocchio de I PUGNI IN TASCA). Il regista napoletano però non commette l’errore, tipico degli esordi, di buttare troppa carne al fuoco. O, peggio ancora, non ha l’ansia di piacere a tutti. Oppure, al contrario, di non piacere a nessuno.

NON CON UN BANG affronta in modo leggero ma chirurgico le dinamiche interne di una famiglia piccolo-borghese di fronte al dramma della depressione. La sceneggiatura, scritta a quattro mani dal regista e da Roberta Calandra, ci regala il depresso e apatico Cesare. Un personaggio molto complesso e sfaccettato che raramente ci è capitato di vedere nel cinema italiano. Un Cesare nel quale è facile riconoscersi in alcune circostanze, mentre in altre viene istintivo prenderne le distanze.

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NON CON UN BANG è tutto sommato riuscito sia nelle sequenze comiche e surreali, sia in quelle drammatiche. Anzi, soprattutto in quelle drammatiche. Tutti gli scontri fisici e verbali tra Cesare e suo padre sono realistici e carichi di tensione. Tutto ciò non è merito solo di Lamberti, ma anche del cast, strepitoso. Gli attori sono tutti perfettamente in parte, veramente da applausi. Oltretutto totalmente a loro agio in alcune scene di nudo integrale. Una nota di merito va data anche ai titoli di testa animati, splendidi nella loro colorata stilizzazione.

Da menzionare inoltre la fotografia del grande Antonio Grambone. Il film ebbe critiche molto positive alla sua uscita nelle sale. Stona solo quella del “sommo” critico Paolo Mereghetti, che definì NON CON UN BANG “velleitario”. Chissà poi se avrà veramente visto il film. Polemiche a parte, un film troppo presto dimenticato che merita di essere riesumato e riscoperto al più presto!

Voto: 8.