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Nicoletta Elmi- Regina bambina dell’horror italiano

Nicoletta Elmi

Nicoletta Elmi, che oramai ha abbandonato la carriera di attrice per fare la logopedista, è stata una buona e sottovalutata attrice italiana.

Nicoletta Elmi è conosciuta principalmente per due ruoli importantissimi. Olga Rodi in Profondo Rosso di Dario ArgentoBenedetta Valentini nella serie tv I Ragazzi della 3a C, infatti, sono i personaggi che più, tra i tanti, le hanno dato notorietà.

Ma Nicoletta ha prestato il suo bellissimo volto anche per tante altre opere, di massima e minor importanza. Con il suo contributo, ha aiutato autori di alto livello a rendere capolavori delle opere senza tempo.

Nicoletta Elmi
Nicoletta Elmi ne Il medaglione insanguinato

Nipote dell’ex conduttrice televisiva Maria Giovanna Elmi e figlia di Mario Elmi, Nicoletta nacque a Roma il 13 Febbraio del 1964. Cominciò la sua carriera, giustamente, come modella bambina per riviste artistiche e di moda, data la sua estrema bellezza.

Dei lineamenti come i suoi- capelli rossi naturali, occhi verdi, viso pallido e lentiggini- si dimenticano facilmente.

A soli cinque anni, dopo una brevissima apparizione nel vagone del ristorante ne Le sorelle di Roberto Malenotti, venne scritturata in Il suo nome è Donna Rosa e il suo seguito Mezzanotte d’amore con Al Bano e Romina Power.

Nicoletta Elmi
Nicoletta Elmi in Profondo Rosso

Dopo la fama per essere apparsa in caroselli televisivi (Polaroid), il vero e primo ruolo in un film di rilevante importanza arrivò con Reazione a catena. Mario Bava portò Nicoletta Elmi, con Reazione a catena (ecologia del delitto) del 1971, nel ruolo della spensierata figlia dei due assassini.

Mario Bava, grande autore del cinema italiano, la scritturò nuovamente, subito dopo, per Gli orrori del castello di Norimberga. Qui Nicoletta interpretò la piccola Gretchen Hummel, figlia del professor Karl Hummel. Uno dei ruoli più imponenti della sua breve ma intensa carriera, però, fu in un capolavoro di genere di Aldo Lado del 1972.

Nicoletta Elmi rappresentò la spensieratezza fanciullesca in un cult imperniato sull’omicidio infantile: Chi l’ha vista morire?.

Nicoletta Elmi
Nicoletta Elmi in Gli orrori del castello di Norimberga.

Sottovalutata e da molti dimenticata come attrice italiana, Nicoletta Elmi è colei che si può definire la ”regina bambina dell’horror italiano”.

La sua carriera all’epoca proseguì nell’horror con Il mostro è in tavola… barone Frankenstein di Antonio Margheriti, uno dei re indiscussi del gotico italiano.Dopo la partecipazione al thriller Le Orme di Luigi Bazzoni nel ruolo di Paola Bersel, arrivò Profondo Rosso.

Profondo Rosso è forse l’opera grazie al quale Nicoletta, ancora oggi, viene ricordata. Per il suo viso indimenticabile e per il personaggio interpretato, così precoce, violento e affascinante.

Nicoletta Elmi
Chi l’ha vista morire?

Successivamente, Il medaglione insanguinato, cult sulle possessioni di Massimo Dallamano, è il film in cui l’attrice è maggiormente di ruolo. Tutto il realizzo di Dallamano è incentrato sul volto e il talento della Elmi, qui interpretante la protagonista di terrificanti incubi, Emily Williams. Dopo altri tre ruoli in film drammatici, Nicoletta Elmi tornò all’horror incarnando il volto del male in Demoni di Lamberto Bava.

L’attrice, così sensuale da sembrare terrificante, rappresenta qui il demone che infetta l’umanità: il peccato che si espande dal seme primario del male.

Nicoletta Elmi
Nicoletta Elmi in Demoni.

L’ultimo ruolo da lei ricoperto, oltre alcuni spot televisivi, fu quello nell’adolescenziale I ragazzi della 3a C. La bellissima attrice, che ha anche una fan page ufficilae intitolata Il Koreano, dell’accurato e devoto fan Andrea Persica, ha significato più di quel che si può immaginare oggi.

L’attrice romana è stata talmente importante nel cinema orrifico da divenire un vero e proprio simbolo, venendo omaggiata persino sulla copertina del sesto album in studio dei Baustelle, intitolato Fantasma, che si rifà per la grafica agli horror di vecchio stampo.

Nicoletta Elmi
Omaggio a Nicoletta Elmi sulla copertina dell’album Fantasma dei Baustelle.
Nicoletta era così capace nel suo ruolo: quello di incarnare malvagità e purezza, di sembrare al mondo come un demone vestito da angelo. Saranno stati i capelli rossi, gli occhi chiari, quei lineamenti così particolari, a renderla un volto nato per il cinema e per l’orrore in sé.

La bellezza spesso accompagna il raccapriccio, il senso di repulsione.

Nicoletta era così, talmente brava e bella da sembrare il male e il bene, l’innocenza e la cruda trasgressione: la morte e la vita insieme