La Pazza Gioia, di Paolo Virzì

Nella splendida cornice di Taormina sono stati assegnati i Nastri D’Argento 2016 (giunti alla 70ma edizione), il premio assegnato dai giornalisti cinematografici. La Pazza Gioia porta a casa cinque riconoscimenti.

Anche i Nastri confermano l’apprezzamento per il nuovo corso del cinema italiano: diversi i premi per Lo Chiamavano Jeeg Robot, Suburra, Veloce come il Vento, Perfetti sconosciuti.

I vincitori dei Nastri D’Argento 2016:

Paolo Virzì regista del miglior film La pazza gioia

Perfetti sconosciuti” di Paolo Genovese miglior commedia

Gabriele Mainetti miglior opera prima Lo chiamavano Jeeg Robot”

Non essere cattivo” di Claudio Caligari Film dell’anno

Pietro Valsecchi il miglior produttore

Miglior interprete protagonista

Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti per “La Pazza Gioia”

Stefano Accorsi per “Veloce come il Vento”

Miglior interprete non protagonista

Greta Scarano per “Suburra”

Luca Marinelli per “Lo chiamavano Jeeg Robot”

Miglior Sceneggiatura Paolo Virzì e Francesca ArchibugiLa Pazza Gioia

Miglior soggetto Ivan Cotroneo, Francesca Marciano e Maria Sole Tognazzi per “Io e Lei

Miglior scenografia Paki Meduri per “Suburra” di Stefano Sollima e per “Alaska” di Claudio Cupellini.

Migliori costumi Catia Dottori, “La Pazza Gioia

Miglior canzone originale Fiorella MannoiaPerfetti Sconosciuti”

Miglior colonna sonora Carlo VirzìLa Pazza Gioia

Nastro collettivo al cast di “Perfetti Sconosciuti” di Paolo Genovese

Veloce come il vento“, con Stefano Accorsi Nastro per il miglior protagonista, Matilda De Angelis, Premio Guglielmo Biraghi (che si aggiunge ai ragazzi di “Un bacio” di Ivan Cotroneo e a Moisè Curia, premiato con Nuovo Imaie)

Nastri tecnici consegnati a Roma: per il montaggio a Gianni Vezzosi, per il sonoro in presa diretta di Angelo Bonanni e per la fotografia di Maurizio Calvesi.

Oltre ai Nastri, votati da 100 giornalisti, a Carlo Verdone e Antonio Albanese assegnato Il ‘Premio Manfredi’ condiviso con la famiglia di Nino e in particolare con la moglie Erminia.

Il Nastro europeo, dopo quello internazionale consegnato a Kevin Costner, va a Juliette Binoche per “L’attesa” di Piero Messina.

Dopo il Nastro d’Oro consegnato a Stefania Sandrelli una pioggia di premi al Teatro Antico di Taormina per festeggiare 70 anni di storia e di grande cinema.
È Matilde Gioli l’immagine di quest’edizione speciale. A lei la conduzione della serata del Teatro Antico che andrà in onda su Raiuno il 23 Luglio, anticipata il 6 da uno speciale su Rai Movie.

Il Sindacato ha anche deciso di assegnare alcuni ‘Nastri dei 70 anni’: riconoscimenti due volte speciali perché legati ad un forte impegno nell’attualità e realizzati in una special edition che riproduce l’icona del primo Nastro consegnato nel 1946 ad autori e protagonisti di un cinema entrato nella storia: Anna Magnani, Roberto Rossellini, poi Vittorio De Sica. Un premio che va quest’anno, con diverse motivazioni, a Giuseppe Fiorello e Massimo Popolizio (Paolo Borsellino e Giovanni Falcone in Era d’estate di Fiorella Infascelli), a Leo Gullotta che condivide il suo compleanno con i Nastri e lo riceve nel trentennale del premio a Giuseppe Tornatore per il suo film d’esordio Il camorrista. E un premio per il particolare impegno rispettivamente sul tema dei diritti civili e sul ‘caso Eternit’ va, ancora, a Sabrina Ferilli (con Io e lei oltre la qualità dell’interpretazione un’autentica militanza prima della legge Cirinnà) e Marco D’Amore (Un posto sicuro).

A proposito di esordi, debutta quest’anno al Teatro Antico con i Nastri il Premio Graziella Bonacchi dedicato all’agente, improvvisamente scomparsa nel settembre del 2015, che ha contribuito a creare lo star system degli ultimi anni: il primo riconoscimento, assegnato dalla Giuria del Sindacato all’attore ‘under 35’ che più si è distinto per una performance da vera rivelazione, va quest’anno ad Alessandro Borghi (Non essere cattivo, Suburra), anche Personaggio dell’anno Persol Nastri d’Argento, insieme con Luca Marinelli, Nastro d’Argento migliore non protagonista, per Non essere cattivo.

Infine, guarda agli sceneggiatori di domani, tra le tante promesse e gli esordienti di quest’anno anche l’iniziativa condivisa dai Nastri 70 con SIAE: tre borse di formazione per la sceneggiatura vanno ad altrettanti autori scelti tra i film quest’anno in cinquina. I vincitori sono: Piero Messina (L’attesa), Alberto Caviglia (Pecore in erba) e Francesca Manieri (segnalata per Veloce come il vento, e al lavoro in questo momento sui sequel di Smetto quando voglio).
Un anticipo dei premi a Roma ha festeggiato nella serata del MAXXI Stefania Sandrelli: il suo Nastro d’Oro va ad aggiungersi agli stessi riconoscimenti consegnati per i 50 anni dei Nastri a Sophia Loren, Michelangelo Antonioni e Alberto Sordi poi, per il successo agli Oscar® , a Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo.

Fonte: CinemaItaliano.info

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Redattore

- Il cinema per me è come un goal alla Del Piero, qualcosa che ti entra dentro all'improvviso e che ti coinvolge totalmente. È una passione divorante, un amore che non conosce fine, sempre da esplorare. Lo respiro tutto o quasi: dai film commerciali a quelli definiti banalmente autoriali, impegnati, indipendenti. Mi distinguo per una marcata inclinazione al dramma, colpa del Bruce Wayne in me da sempre. Qualche gargamella italiano un tempo disse che di cultura non si mangia, la mia missione è smentire questi sciacalli, nel frattempo mi cibo attraverso il cinema, zucchero dolce e amaro dell'esistenza -