Home Speciale Interviste McBETTER: intervista all’attrice Donatella Reverchon!

McBETTER: intervista all’attrice Donatella Reverchon!

Buongiorno Donatella! Cominciamo dalla fine! Ci puoi raccontare della tua recentissima esperienza sul set del lungometraggio McBETTER di Mattia De Pascali?

Ciao Massimo! Intanto ringrazio te e la rivista JAMovie per avermi richiesto questa intervista. La fantastica esperienza di McBETTER mi ha confermato che l’amore per il cinema ti permette di accettare sfide importanti e non te ne fa sentire la fatica. Abbiamo lavorato duramente, in un lasso di tempo molto limitato. Ho avuto la possibilità di collaborare con persone del settore che fanno questo lavoro e soprattutto lo amano, da tanti anni. Ho seguito fin dalla fase embrionale il fenomeno McBETTER, quando non era che un’idea labile nella geniale mente di Mattia che, come saprai, ha scritto, diretto e prodotto il film.

Quando la sceneggiatura prese forma, me la mandò per avere un parere, la lessi in meno di un’ora e la trovai avvincente. Nel giro di pochissimo tempo sono stati organizzati i casting, trovate le location, formata la troupe e quasi senza rendermene nemmeno conto, eravamo pronti per girare. Posso dire che questa è stata la mia prima vera esperienza di un lungometraggio. L’ho vissuta dall’inizio alla fine con entusiasmo e dedizione.

Ancora sento nella mia testa le loro voci «Azione! Ciack in coda! Silenzio dietro che c’è l’audio». Sorrido all’idea che si sia creata una squadra così ben rodata pur venendo tutti da realtà diverse. Mattia sul set ha speso tutte le sue forze, forse anche quelle che non aveva, e ha seguito troupe e cast in maniera a mio avviso impeccabile. Gli sono, ma credo di parlare a nome di tutti, molto riconoscente per averci dato la possibilità di realizzare tutto questo. Aspetto con ansia il film ultimato. Sono convinta che i nostri sforzi avranno come risultato un ottimo prodotto che spero riceverà il lustro che merita.

Quando e con quali film nasce la tua passione per il cinema?

Non posso definirmi propriamente una cinefila, amo più che altro la recitazione sotto tutti i punti di vista. Ho amato alla follia film di diverso genere, dalla commedia al dramma, dai film musicali al fantasy.

(foto di Cristina Panarese)

Difatti oltre a essere un’attrice di cinema sei anche un’attrice di teatro. Ci racconti brevemente delle tue esperienze teatrali?

A dire la verità nasco proprio come attrice di teatro e non ti nego che prima di BREATHS – RESPIRI NEL BUIO ero convinta che la vera emozione di recitare si potesse provare solo su un palcoscenico di fronte ad un pubblico, ma mi sbagliavo. Recitare dinanzi ad una macchina da presa ha un effetto sì diverso, ma al tempo stesso potente. Ho avuto diverse esperienze teatrali e negli ultimi 20 anni la possibilità di accostarmi a diversi tipi di ruoli.

Dai più leggeri in commedie come Se il tempo fosse un gambero, commedia musicale di Garinei e Giovannini, L’orso di Checov, Il vecchio geloso di Cervantes ai più drammatici in rappresentazioni come Tradimenti di Pinter, Lo zoo di vetro di Williams. Ho anche preso parte, nel 2015, ad un convegno che trattava l’argomento della violenza sulle donne portando un monologo molto toccante e, purtroppo, reale.

Tornando al cinema, debutti sul set di un film con un ruolo da protagonista, in BREATHS – RESPIRI NEL BUIO,  un mockumentary horror rimasto purtroppo inedito. Come è andata?

Premesso che non amo il genere horror (i lettori di JAMovie mi perdoneranno) mi hanno proposto di girare questo film un po’ per scherzo chiedendomi «Ma tu oltre a non vedere gli horror, non li reciti nemmeno?». Io accettai subito, e devo ammettere che è stata un’esperienza bellissima. La location già di per sé era da incubo e ne è venuto fuori un film che a mio avviso non ha molto da invidiare ad alcuni blockbuster proiettati al cinema.

Sei protagonista, 3 anni dopo, di un cortometraggio di Mattia De Pascali, L’INIZIAZIONE. Ci puoi raccontare qualcosa?

In questo lasso di tempo mi ero dedicata al teatro, portando avanti alcuni progetti che avevo già in cantiere e che avevo il desiderio di veder realizzati. Non conoscevo Mattia, mi è stato presentato da Maurizio D’Anna (l’attore con cui ho recitato in BREATHS – RESPIRI NEL BUIO e in questo corto). Ho notato subito che pur essendo molto giovane aveva ben chiaro quale fosse il suo fine ultimo, ovvero fare cinema e farlo bene.

Tutta la troupe prestava attenzione ad ogni piccolo dettaglio. Nulla era lasciato al caso. Nonostante i tempi fossero anche in quell’occasione molto stretti, ne uscì un bellissimo lavoro. Venne selezionato al Festival del Cinema Europeo a Lecce. Motivo di grande soddisfazione per tutti coloro che vi hanno partecipato.

Nel 2014 reciti in un ruolo secondario nel tuo secondo lungometraggio, MIA FIGLIA SI SPOSA, di Florinda Martucciello…

In questo film, sebbene il mio ruolo fosse minore, ho appreso davvero le dimensioni di un grande set. Ho avuto la possibilità di poter recitare con attori italiani di un certo calibro quale Antonio Giuliani nonché di vedere dietro la macchina da presa Blasco Giurato, direttore della fotografia del film italiano che più amo da quando sono bambina, NUOVO CINEMA PARADISO.

L’anno dopo sei finalista nel concorso di OVS SOCIAL FILM. Di cosa si trattava?

Si trattava di un contest online che permetteva al vincitore di girare un cortometraggio diretto da Silvio Soldini. Era necessario inviare un video di presentazione della durata massima di un minuto ed io ebbi l’idea di apparire solo in pochissimi fotogrammi finali. Probabilmente questo colpì molto il regista che mi fece contattare per comunicarmi di essere tra i finalisti. Purtroppo però non mi fu possibile presentarmi all’ultima selezione, ma la soddisfazione di aver impressionato positivamente un regista di tale calibro è stata ugualmente infinita.

Sempre nel 2015 reciti in un video musicale, dei Monotron…

Il videoclip, diretto anche questo da Mattia, è molto enigmatico. Lo spettatore resta rapito da un turbinio di immagini e colori che si intersecano e vanno via via definendosi per dare vita ad una storia psichedelica, quasi allucinogena che trova chiarezza solo nel finale. Girarlo mi ha emozionata e divertita molto. Mi ha dato la possibilità di cimentarmi anche in un tipo di recitazione in cui non sono necessarie le parole per esprimere un’emozione. Una curiosità, Valentino Galati uno dei componenti del duo Monotron, curerà le musiche del film McBETTER, la storia che si ripete.

Quali sono i film italiani che hai amato di più negli ultimi anni?

Anche se non sono propriamente degli ultimi anni, ho amato alla follia NUOVO CINEMA PARADISO e CANONE INVERSO, film che mi hanno fortemente emozionata. E che rivedo molto volentieri ogni volta che mi è possibile. Più recentemente ho apprezzato molto LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT, VELOCE COME IL VENTO e l’amaro PERFETTI SCONOSCIUTI.

Moltissimi lettori di JAMovie amano il cinema horror. Quindi la domanda è d’obbligo: quali sono gli horror che hai amato di più?

Come dicevo prima, devo fare mea culpa, non amo il genere horror. Da questo punto di vista sono ancora la bambina spaventata a morte dal mostro nascosto nell’armadio. O dalla visione  de L’ESORCICCIO.

Stai lavorando a qualche nuovo progetto in questo periodo?

Finite le riprese ho deciso di dedicarmi di nuovo alla mia passione per il teatro, ho vari progetti in testa e spero di riuscire a concretizzarli, ma è tutto ancora top secret.

Ritornando a parlare di McBETTER, con il quale JAMovie ha una media partnership, ci puoi parlare più a fondo del personaggio che hai interpretato?

Quando ho letto per la prima volta la sceneggiatura sono rimasta molto colpita dal personaggio che, pur non sapendolo al tempo, si rivelò essere quello da me interpretato, Patricia. Mattia mi disse subito che il suo profilo era ben distante dal mio. Ma mentre i preparativi andavano avanti, non riuscivo a togliermi dalla testa il desiderio di interpretare quel personaggio. Si fecero i casting e si presentarono centinaia di aspiranti Patricia ed io, quasi rassegnata decisi di abbandonare l’idea. Ma poi, dopo ben due provini e una vera e propria fase di restyling, la parte fu mia.

Ho dovuto lavorare quattro mesi sul personaggio che, pur essendo pieno di sfaccettature interessanti, si discosta completamente da me e non ti nego che l’impegno profuso è stato parecchio. Lei è la terza moglie del potente Joe McBetter, nasconde la sua astuzia dietro una maschera truccata di frivolezza e leggerezza. È più giovane del marito di quasi trent’anni e si vanta di esserlo, ambiziosa e spregiudicata è fiera ed orgogliosa del fatto che il figlio avuto da lui sarà l’unico erede di un enorme impero. Ma non è tutto, sarà una vera scoperta, non vi svelo oltre.