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‘Mamma Mia! Ci risiamo’, ritorno scoppiettante a Kalokairi – La recensione

Sono passati cinque anni dagli eventi del primo film e Sophie sta preparando tutto per la riapertura dell’hotel che ha preso in gestione da sua madre Donna, scomparsa l’anno prima. Tra una complicazione e l’altra la giovane donna ricorderà il passato e la gioventù di sua madre.

Esce dopo una decade il prequel/sequel di “Mamma Mia!”, cult teatrale e cinematografico che continua a divertire intere generazioni, dai piccoli ai più anziani. In questo “Mamma Mia! Ci risiamo” andiamo non solo nel passato, ma continuiamo anche a seguire i personaggi del primo film con i loro rapporti che si sono evoluti e maturati.

Questo nuovo capitolo è inaspettatamente bellissimo. Un’esplosione di gioia, divertimento e commozione.
Lily James con Alexa Davies e Jessica Keenan Wynn

Già nei primi minuti ci rendiamo conto che il salto indietro nel tempo non è per nulla macchinoso e gestito molto bene per tutta la durata del film, sempre fluido e interessante. Sembra un memoriale alla grande donna che è stata Donna Sheridan, indipendente, solare, sognatrice, un esempio per tutti noi. Andando avanti troviamo connessioni e punti in comune tra madre e figlia, legame fortissimo e indissolubile che continuerà per sempre.

Sì, questo film è più malinconico del precedente, ma si vede che non nasce da un allestimento teatrale. Qui hanno avuto carta bianca e hanno usato tutti i colori presenti sulla tavolozza. Nella storia c’è lo zampino di Richard Curtis (sceneggiatore di Quattro matrimoni e un funerale, Notting Hill, Love Actually e Bridget Jones) e si vede da come viene dosata la lacrima con la risata, la malinconia col grande divertimento.

‘Mamma Mia! Ci risiamo’ non è solo divertimento, ma fa riflettere su diverse questioni, come il continuare sulla strada di chi ci lascia, ricordandoli nelle nostre belle azioni.

Se nel primo film Donna, durante il pezzo ‘Honey, honey’, passava quasi come una poco di buono mentre venivano raccontati i suoi tre amori estivi, qui ci viene data una profondità, una motivazione chiara e giustificabile alle sue scelte. Da non ignorare questo dettaglio. La bella sceneggiatura ci regala il ritratto di una grande Donna, di nome e di fatto.

Ol Parker, che in passato ci ha regalato il delizioso ‘Imagine Me & You’, sa usare la camera in maniera migliore dell’allora esordiente Phyllida Lloyd e si vede nei numeri musicali con delle belle inquadrature interessanti. Una direzione dinamica con una personalità piena di vita e sensibilità. Sa benissimo come seguire in modo convincente un numero musicale, dal cantante solista alla coreografia di ensemble.

Tutti in piedi per la dancing queen!

Si vede che hanno avuto carta bianca anche nella colonna sonora, molto più fitta del primo capitolo, anche perché avevano preso con rispetto i pezzi dello spettacolo teatrale senza aggiungere e togliere nulla. Qui troviamo anche canzoni meno conosciute, ma altrettanto belle, con degli arrangiamenti interessanti e decisamente riusciti. Ottimo il modo in cui vengono inseriti e giustificati i grandi classici presenti nel primo film.

Definire perfetto il cast è riduttivo, sia attorialmente che vocalmente. Da applausi il casting che ha scelto dei bravissimi attori giovani tremendamente somiglianti ai loro personaggi adulti. Sono così bravi con la mimica e gestualità che sembra di vedere veramente una copia carbone, mai patetica e goffa. Meritano, quindi, di essere citati le ottime Alexa Davies (la giovane Rosie) e Jessica Keenan Wynn (giovane Tanya), il simpaticissimo Hugh Skinner (giovane Harry), il carismatico Josh Dylan (giovane Bill) e l’intenso Jeremy Irvine (giovane Sam).

Lily James è perfetta nei panni di Donna da giovane, impeccabile con la sua solita grazia fuori dal comune. Ottima artista a tutto tondo, dal lato attoriale a quello vocale. Si diverte, si emoziona e trasmette tutto questo al pubblico come ogni performer che si rispetti.

Nella storyline del presente è sempre un piacere vedere e apprezzare la bravissima Amanda Seyfried, migliorata vocalmente nel corso degli anni e le tremendamente perfette Christine Baranski e Julie Walters (ave a loro!). Bravo Pierce Brosnan anche nelle sue venature più malinconiche e sempre buffi Stellan Skarsgard e Colin Firth. Simpaticissime tutte le new entry tra cui Andy Garcia mentre Meryl Streep, per quel poco in cui è presente, lascia il suo segno e strazia i cuori, come suo solito. Divina, iconica, divertente e divertita Cher nei panni di Ruby Sheridan che irradia ogni pollice dello schermo con tutta la sua Arte.

Cher è Rudy Sheridan

‘Mamma Mia! Ci risiamo’ è cinematograficamente parlando migliore del primo film, anche se è oggettivamente diverso. Si notano le due provenienze differenti, da una parte quella teatrale e dall’altra quella direttamente cinematografica.

Sicuramente questo secondo capitolo non è un semplice tonfo in acqua, ma un bellissimo viaggio nella vita, nei ricordi, nelle emozioni con tanto divertimento, grandissima gioia, inaspettata commozione mai gratuita. Applausi!