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La storia di James Earl Jones: dalla balbuzie a Dart Fener

“I’m your father”

Prima ancora di nascere, il piccolo James era già stato abbandonato dal padre Robert Earl Jones e per la maggior parte della sua infanzia venne tirato su dai nonni materni John Henry “Johnnie” Connolly e Maggie Anderson, famiglia che nella sua genealogia contava origini Cherokee e africane. Ma il grosso problema di James era anche una grave forma di balbuzie, a causa della quale si era si è rifiutato di parlare nei primi dodici anni della sua vita.

Muto, afroamericano con origini native, abbandonato e con modeste condizioni economiche, insomma il futuro per James non sembrava proprio rose e fiori.

Soprattutto nell’America rurale del Mississippi degli anni ’30. Fortunatamente la sua famiglia si trasferì in  è trasferito a Dublin nel Michigan, qui fu più facile per il piccolo James frequentare un istituto scolastico. Spronato da un suo insegnante, Donald Crouch, che scoprì come James fosse dotato nello scrivere poesie, il giovane ragazzo riacquistò sicurezza e voce.

Iniziò così a recitare, prima piccoli poemi, poi vere e propri copioni, testi teatrali, fino a quando non ebbe una parte nella serie Tv La parola alla difesa (The Defenders) fino al 1964, anno in cui recitò niente di meno che col maestro Stanley Kubrick nel suo capolavoro Il dottor Stranamore. Quindi il ruolo dello scrittore Alex Haley nella serie televisiva Radici: le nuove generazioni.

La vera svolta però avvenne proprio per quella voce che da piccolo si rifiutava di esibire, quella voce profonda, calda, rassicurante ma che nascondeva un misterioso lato oscuro.

Fu proprio per questo che oggi, nonostante i suoi 55 anni di carriera come attore James Earl Jones viene ricordato principalmente per essere stato la voce dietro uno dei cattivi più cattivi della storia del cinema, l’antagonista per eccellenza: Dart Fener, personaggio immaginario della saga fantascientifica di Guerre stellari.

Alla luce dell’abbandono paterno sembra che l’incipit, sia decisamente molto pertinente: “io sono tuo padre!”

L’attore interpreterà a seguire decine di altri meravigliosi film, tra i quali Conan il barbaro di John Milius nel 1982, Il principe cerca moglie nella parte del Re Joffy Joffer, L’uomo dei sogni di Phil Alden Robinson nel 1989 (forse una delle sue interpretazioni più belle), ma anche Caccia a Ottobre Rosso, Giochi di potere e prestò la voce anche per il Re Leone, oltre a vincere un Oscar alla carriera nel 2012.