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La luce sugli oceani – Recensione doppia

Tom Sherbourne, custode di un faro, e sua moglie Isabel crescono una bambina che hanno salvato da una barca alla deriva.

L’opinione di GianDrewe

Presentato e accolto tiepidamente all’ultima Mostra d’arte cinematografica di Venezia, “La luce sugli oceani” va contestualizzato per essere apprezzato pienamente.

Questo film sembra uscire, infatti, proprio dall’epoca presentata non solo negli eventi ma anche nel modo di rappresentazione.

Si assiste a un drammone che richiama i successi di un tempo come “Via col vento”, ovviamente con tutti i suoi pregi (storia appassionata e appassionante) e i difetti (tempi spesso dilatati).

Michael Fassbender e Alicia Vikander

La storia è splendida e affronta in modo profondo il tema della maternità, dell’amore non solo verso il proprio partner, ma anche per il proprio figlio. Dove ti spingeresti per la persona che ami?

La sceneggiatura è veramente ottima e non è mai superficiale, dalla storia d’amore tra i due protagonisti alla storyline della vera madre della bambina. Ci si commuove spesso senza cadere mai nel ricattatorio e nel patetico.

Derek Cianfrance dirige meravigliosamente questo melò di altri tempi dalla fotografia sublime di Adam Arkapaw e con una colonna sonora meravigliosa di Alexandre Desplat!

L’eccellente, a dir poco, Michael Fassbender

Gli interpreti sono in stato di grazia e Michael Fassbender si completa con Alicia Vikander: lui, introverso e sommesso in una performance difficile che lo conferma il più grande attore contemporaneo in circolazione, mentre lei è il fuoco, così istintiva e intensa in un’interpretazione ineccepibile. Chiude il quadretto la meravigliosamente brava Rachel Weisz!

Certo, se non si apprezza il genere “La luce sugli oceani” risulta un bel mattone, ma è impossibile non essere catturati dalla bellissima e struggente storia di amore e perdita. Sicuramente un film splendido che può diventare un classico del genere!

L’opinione CON SPOILER di Elisa Bruno

Un dramma d’altri tempi, dove amore e sacrificio ci ricordano valori profondi che sembrano non esistere più ai nostri giorni. Fassbender e Vikander superlativi.

La Luce sugli Oceani, diretto da Derek Cianfrance (Blue Valentine, Come un Tuono, entrambi con protagonista Ryan Gosling) si avvale già di un titolo rappresentativo: la luce come speranza, ma anche spietata verità. Gli oceani, a rappresentare la vastità e la profondità dei sentimenti umani. L’amore stesso, luce di speranza ed elemento completo ad unire entrambi i concetti. Un amore salvifico, ma che nasconde anche sofferenza, dolore e sacrificio.

L’ottima Alicia Vikander

Ed è proprio l’amore immenso che lo schivo Tom (un folgorante Michael Fassbender) prova per Isabel (una bravissima Alicia Vikander) a portarlo a tradire il suo onore. Per lei si macchierà di un grave crimine quale il sottrarre una figlia alla propria madre. Per lei affronterà stoicamente le conseguenze del suo atto, addossandosi ogni responsabilità. Isabel, per amore di Tom, sacrificherà il suo amore per la piccola Lucy/Grace al fine di salvarlo dalla prigione. Amore e sacrificio sono due forze in grado di smuovere il mondo, anche se qui il dramma si svolge in un microcosmo: la minuscola isola di Janus, in Australia.

Fassbender (Tom) e Vikander (Isabel)

I paesaggi del film sono mozzafiato, e fanno da perfetta cornice ai tumultuosi sentimenti dei protagonisti. Il nome stesso dell’isola del faro ci ricorda che ogni cosa ha due facce. Il sacrificio dell’uno può fare la felicità dell’altro. Così la madre naturale della piccola Lucy/Grace (una Rachel Weisz a tratti un po’ sopra le righe ma che svolge bene il suo ruolo) ritrova sua figlia, ma rendendosi conto che il rifiuto della piccola nei suoi confronti deriva dall’inestricabile intreccio di radicati sentimenti, è disposta a farla tornare da Isabel, colei che l’ha cresciuta ed amata come sua poiché impossibilitata ad avere figli propri, a patto però che quest’ultima non salvi il marito dalla condanna. Isabel, come già detto sopra, non potrà non salvare Tom e, forse, ciò che resta del loro matrimonio.

Rachel Weisz

In molti storceranno il naso dinanzi a questa storia d’altri tempi. La Luce sugli Oceani va visto ed apprezzato nel contesto della sua epoca. Il pubblico frettoloso dei nostri tempi farà indubbiamente fatica ad ‘entrare nei panni’ dei protagonisti di questa storia. Questa è un era ‘usa e getta’, mal disposta a metabolizzare con la giusta calma una storia, il modo di pensare dei protagonisti ed il suo contesto profondo dal momento che non ci appartiene (più).

Michael Fassbender (Tom) e la piccola Lucy/Grace

Già in Come un Tuono Cianfrance aveva affrontato temi quali i legami di sangue e quelli del cuore, la lealtà e il tradimento, l’ossessione e il perdono. Con La Luce sugli Oceani il regista prosegue il suo discorso di anime perdenti. Anime sconfitte da ciò che non hanno potuto realizzare, da sogni che li hanno portanti ad infrangersi contro la realtà. Le musiche di Alexandre Desplat e la fotografia di Adam Arkapaw fanno da perfetta cornice a questo profondo dramma sentimentale.

 

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Redattore e Co-fondatore

Cantante lirico, attore, insegnante e... cinefilo! Amo il cinema in ogni suo genere con un'adorazione particolare per il cinema europeo specialmente britannico, visto che sono un sostenitore della scuola inglese. Molto spesso dalla parte opposta dei blockbuster e sulla strada degli indie e del cinema d’autore non solo di oggi... Pochi effetti speciali e molte emozioni!