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La leggendaria Dolly Wilde, riuscito racconto di crescita – La recensione

Una teenager che vive con la sua famiglia squattrinata in Wolverhampton, Inghilterra, cresce diventando una popolare ma discussa giornalista musicale.

E’ uscito direttamente in noleggio e in vendita sulle maggiori piattaforme on demand “La leggendaria Dolly Wilde”, in lingua originale How to Build a Girl, deliziosa commedia di crescita tratta dall’omonimo romanzo di Caitlin Moran la quale firma anche la sceneggiatura.

Protagonista è la promettente e sempre più lanciata Beanie Feldstein nei panni dell’intraprendente e determinata Johanna. E’ stanca di essere la sfigata della scuola e coglie al volo l’occasione per iniziare a lavorare come giornalista. Non fa niente se non sa molto di musica, imparerà strada facendo anche se il successo le dà presto alla testa.

L’unico neo di questo film è che è tutto già visto con la classica protagonista che da simpatica diventa detestabile e poi cerca redenzione. Fortunatamente è il modo in cui viene raccontata questa storia a funzionare: frizzante, divertente e recitato in maniera veramente ottima.

Se Paddy Considine, nei panni del padre della protagonista, è sempre un ottimo interprete rimangono impresse nella mente lo stuolo di divertenti, e divertite, star che interpretano le foto animate di personaggi famosi a cui parla la protagonista. Così troviamo Gemma Arterton nei panni della leggendaria icona Maria von Trapp di Tutti insieme appassionatamenteLucy Punch come Sylvia Plath, Sharon Horgan come Jo March, Jameela Jamil come Cleopatra, Martin Sheen come Freud e anche Lily Allen come Liz Taylor. Le scene con loro sono veramente divertenti, riuscite e originali. Queste performance, anche se sullo sfondo, ci regalano delle piccole chicche caratterizzate alla grande.

La vicenda, quindi, viene sviluppata in modo simpatico e spesso originale. Non abbiamo visto spesso una giovane ragazza che vuole diventare scrittrice visto che siamo abituando a cantanti e ballerine wannabes. Interessante il rapporto della protagonista col padre, ma anche con l’artista John Kite interpretato dal bravissimo Alfie Allen.

La visione di “La leggendaria Dolly Wilde” scorre piacevole. Un film che, anche se prevedibile, ha un proprio appeal e non si dimentica del tutto a fine visione.