Home Rubriche Outsider La forza delle donne: “E ora dove andiamo” – di Nadine Labaki...

La forza delle donne: “E ora dove andiamo” – di Nadine Labaki (2011)

Libano, Medio Oriente, una terra ricca di storia, cultura e tradizione, con un popolo però diviso, tra cristiani e musulmani; la convivenza è difficile e anche la più piccola miccia può far scoppiare un grande incendio.
E questo accade anche nel piccolo villaggio che l’ affascinante regista/interprete Nadine Labaki ci presenta nel suo “E ora dove andiamo?” .
La vita scorre tranquillamente, e anche una semplice cosa, come un nuovo televisore, diventa un evento di festa in tutto il villaggio, che può però anche far riemergere le mai sopite differenze culturali e soprattutto religiose, specie tra gli uomini del villaggio, facili  a cedere anche alle più stupide ed insignificanti provocazioni, senza mai pensare ad un disegno più grande che può essere quello della pacifica convivenza tra i diversi Credo.
Sono le donne allora, tra cui troviamo Amale (sempre la Labaki), Takla, Yvonne, Afaf e Saydeh, a cercare di stemperare gli animi in tutti i modi possibili, nonostante le loro preoccupazioni  dolori, per evitare che le due fazioni vengano alle mani ed oltre.

01E infatti vediamo scorrere in sequenza seducenti  prostitute dall’Europa dell’est, ottima droga, fiumi di alchool, che dovrebbero allontanare dalle menti degli uomini il pensiero dello scontro a sfondo religioso e farli distrarre.
Ma nonostante i sacrifici fatti sono innumerevoli, la tensione può sempre raggiungere un livello di non ritorno.
Ottima la seconda opera della regista libanese (una donna, ricordatevelo) Nadine Labaki, che dopo il suo primo lungometraggio “Caramel” (2007), ambientato nella capitale Beirut, torna sui grandi schermi con “E ora dove andiamo?”, snobbato agli ultimi Golden Globe ma scelto dal Libano per concorrere nel quintetto finale ai prossimi “Academy Awards” come Miglior film straniero.  
Il film intanto si è fatto notare sia a Cannes, inserito nella sezione “Uncertain Regard” ,sia al Tiff (Toronto Film Festival), dove ha meritatamente ritirato il Premio del pubblico.

Articolo precedentePrivacy violata: “Perfetti sconosciuti” – di Paolo Genovese (2016)
Articolo successivoFargo Stagione 2
Capo Redattore e Co-fondatore

Grande amante del cinema, e questo è scontato dirlo se sono qua :­) Appassionato da sempre del genere horror, di nicchia e non, e di film di vario genere con poca distribuzione, che molto spesso al contrario dei grandi blockbuster meriterebbero molto più spazio e considerazione; tutto ciò che proviene dalle multisale, nelle mie recensioni scordatevelo pure. Ma se amate quelle pellicole, italiane e non, che ogni anno riempono i festival di Berlino, Cannes, Venezia, Toronto, e dei festival minori, allora siete capitati nel posto giusto.

‘Rest..In..Peace’