Home recensioni musical La bella e la bestia – La recensione

La bella e la bestia – La recensione

Belle è una giovane ragazza che vive annoiata nel suo piccolo paesino francese. Un giorno si offre prigioniera nel castello di una bestia per salvare suo padre. Nel corso dei giorni inizia a fare amicizia con i servitori incantati del posto imparando, poi, a conoscere la bestia.

Finalmente esce nelle nostre sale il live action di uno dei classici Disney più amati in assoluto, quello entrato nella storia per essere stato il primo film d’animazione a essere candidato come miglior film agli Oscar 1992, La bella e la bestia.

Classificare questo film solamente sotto a live action è riduttivo visto che non è un copia e incolla del cartone animato, ma un perfetto punto di incontro tra il classico e il musical teatrale del 1994.

Emma Watson è Belle
Anche se fedelissimo al film d’animazione, “La bella e la bestia” ha una grandissima indipendenza e non ti dà l’impressione di già visto anche se conosci la storia. Il risultato è un Musical maestoso, imponente, emozionante, romantico e indimenticabile.

Colpisce l’ineccepibile cura dei dettagli, dalla scrittura alla scenografia. Tutti i personaggi acquistano spessore e profondità e sappiamo molto di più del passato di Belle, della Bestia, ma anche di Gaston.

La sceneggiatura è veramente ottima, ma non poteva essere altrimenti visto che porta la firma di Stephen Chbosky, lo stesso che ha trasportato per il grande schermo con un buon risultato il difficile spettacolo “Rent” e che ha scritto il cult “Noi siamo infinito”. La storia aggiornata di questo grande classico non ha sbavature e si cerca di essere il più verosimile possibile.

Meraviglioso il fatto che i due protagonisti comincino a fare amicizia parlando di Shakespeare e di letteratura… la cultura che unisce. Lui non regala gioielli, ma libri. Deliziosa la caratterizzazione di Letont, il primo personaggio apertamente gay nell’Universo Disney. Era ora che venisse buttato giù questo taboo e non sembra una forzatura narrativa, anzi.

…E’ una storia sai

Alla regia troviamo Bill Condon che torna a dirigere un musical dopo il bel “Dreamgirls” e dimostra che questo è un genere a lui molto congeniale. Parte ingranando la prima e poi cresce sempre di più con ritmo, pathos, passione. Le coreografie sono sbalorditive e sembra di guardare uno spettacolo invece di un semplice film. Qualche esempio? Le canzoni Gaston e Stia con noi, animata meravigliosamente.

La CGI non è per niente invadente e il risultato è veramente splendido, dagli oggetti che sembrano veramente reali al volto della Bestia dove non viene annullato l’ottimo lavoro del bravissimo Dan Stevens. Era da tempo che non si vedeva un cast così grande per un film mainstream! Ognuno sembra nato per il proprio ruolo.

Luke Evans è Gaston

Emma Watson è una perfetta e struccata Belle, intensa e credibile dal primo istante fino all’ultimo. Si è scrollata finalmente di dosso la sua Hermione Granger di Harry Potter! Luke Evans brilla dei panni di Gaston e gli dà moltissime sfumature e sfaccettature. E’ perfettamente a proprio agio sia nella parte comica che da psicopatico e ci regala la sua performance migliore. Ha un’eccellente alchimia con Letont interpretato da un indimenticabile Josh Gad al quale auguro una rosea carriera. Insieme hanno dei tempi comici impeccabili! È sempre piacere vedere il grande Kevin Kline, bravissimo nei panni di Maurice.

E vogliamo parlare di Ewan McGregor, Ian McKellen, Emma Thompson, Stanley Tucci, Audra McDonald e Gugu Mbatha-Raw? Adorabili anche se si vedono solo alla fine. Il film merita una visione in lingua originale solo per apprezzare il lavoro vocale di questo eccellente cast di comprimari.

Grande ed eccellente protagonista del film è la magnifica e imponente colonna sonora di Alan Menken che amplia le canzoni del classico di animazione e aggiunge nuovi pezzi meravigliosi che superano in bellezza quelli del musical. Chi conosce lo spettacolo noterà, comunque, qualche strizzatina d’occhio come il tema principale di Home appena Belle entra nella camera. I testi delle nuove canzoni sono scritti dal grande Tim Rice (Jesus Christ Superstar, Il re leone) e sono pura poesia. Peccato vengano appiattiti nel doppiaggio italiano.

Dan Stevens è la bestia

Evermore, in italiano Per sempre, è un pezzo che va dritto dritto al premio Oscar come miglior canzone originale e ha il posto che era di Se non so amarla nel musical teatrale.

Purtroppo il doppiaggio toglie l’ottimo lavoro canoro di tutto il cast dove talenti naturali come Luke Evans, Emma Thompson, Audra McDonald (vincitrice di sei Tony Awards) e Josh Gad si incontrano con talenti costruiti per l’occasione come Emma Watson e Dan Stevens. Sicuramente la colonna sonora è da possedere gelosamente!

L’imponente scenografia e i meravigliosi costumi di Jacqueline Durran (Oscar 2018?) fanno di “La bella e la bestia” un film grande, maestoso e molto emozionante.

Si nota un grandissimo rispetto non solo per il grande classico d’animazione, ma anche per gli appassionati di questo. Un’opera che ti prende, ti emoziona, ti diverte e ti fa camminare a due metri sopra la terra. Sicuramente il miglior musical classico degli ultimi dieci anni dopo “Les Misérables”.

 

VOTI FINALI
voto
Articolo precedenteLa Blunt e Krasinski insieme in A Quiet Place
Articolo successivoIntervista a Roger A. Fratter!
Redattore e Co-fondatore

Cantante lirico, attore, insegnante e... cinefilo! Amo il cinema in ogni suo genere con un'adorazione particolare per il cinema europeo specialmente britannico, visto che sono un sostenitore della scuola inglese. Molto spesso dalla parte opposta dei blockbuster e sulla strada degli indie e del cinema d’autore non solo di oggi... Pochi effetti speciali e molte emozioni!