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Jurassic World 2- Il regno distrutto

Jurassic World 2 - il regno distrutto

Rivitalizzato il franchise dopo 14 anni di attesa con Jurassic World nel 2015 la Universal a 25 anni esatti dal primo Jurassic Park rilancia i suoi dinosauri giganti con Jurassic World 2 – Il regno distrutto.

Diretto dal talentuoso regista spagnolo J.A. Bayona, Jurassic World 2 riprende di fatto ciò che avevamo cominciato a vedere nel “Regno perduto riciclando l’usato sicuro di Colin Trevorrow qui è rimasto nelle vesti di produttore e sceneggiatore.

Bayona, dopo il bello e sottovalutato Sette minuti dopo la Mezzanotte, dirige qui il suo film più impersonale ma è forse il regista spagnolo il vero valore aggiunto della pellicola. Lo spagnolo cerca in tutti modi ad elevare una sceneggiatura farraginosa, elementare ai limiti del ridicolo, cercando di interpretarla e rielaborarla alla sua maniera e donando una buona dose di suspense al film.

La storia è semplice e nulla di complesso (ma dai?!) Isla Nubar (l’isola protagonista del precedente World) è prossima all’implosione per via di un vulcano risvegliatosi e i dinosauri, prossimi ad una nuova estinzione. Al classico dilemma morale (lasciarli morire per sempre oppure salvarli e condurli in una sorta di “rifugio” grazie all’aiuto di una task force speciale) si aggiungono i soliti animalisti, capitalisti senza scrupoli, la stupidità umana e mostri ibridi creati in laboratorio il cui nome ricorda certi personaggio della Aslyum.

Jurassic world 2
No, non è lui l’ibrido

È inutile fare il raffronto tra il nuovo franchise di Jurassic World e il primo storico Jurassic Park, sarebbe impari ed ingiusto. Qui la magia è completamente sparita, l’emozione lascia posto al denaro, si normalizza e standardizza il tutto guadagnando il più possibile. Jurassic World 2 – il regno distrutto è figlio della nostra era: non ha nuove idee, è tutto già visto e ha una scrittura da terza elementare all’insegna del “maccosa!?”. Però alla fin fine ci pensi e funziona. Funziona perché riesce nell’intento di intrattenerti senza infastidirti, scorre bene nelle sue 2 ore complessive e ha scene d’azione veramente ben confezionate ed orchestrate.

Il film è concepito intorno a scene d’azione collegate da una trama elementare e supportata da attori dal carisma di una sottiletta, ma tutto sommato va bene così perché i protagonisti sono loro, i dinosauri e chissene del resto. Chissenefrega se la sceneggiatura fa acqua, se gli attori sono monodimensionali e non si evolvono nel corso della storia, stiamo guardando un film sui dinosauri dai!

Jurassic World 2 - il regno distrutto

Se il film emerge dall’impasse sicuramente come dicevamo è grazie a Bayona, che si eleva dalla normalizzazione generale mettendoci il suo tocco personale. Il regista cerca di scimmiottare Re Spielberg non risultando stucchevole, ne imita qualche movimento di macchina e lo cita apertamente in modo palese. Fa ricorrente uso di specchi e riflessi e il modo in cui utilizza luci ed ombre creando suspense è notevole e lodevole. Si concede anche il lusso di sconfinare nell’horror, edulcolorato si intende.

Jurassic World 2 – Il regno distrutto è un blockbuster standardizzato sul minimo comun denominatore, basso negli intenti ed elementare nell’evoluzione ma almeno è funzionale alla resa e soprattutto cerca di prendersi meno sul serio. Non sempre ci riesce, ma già è qualcosa!

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Chief editor e Co-fondatore

Cresciuto a massicce dosi di cinema, fin da giovane età veniva costretto dal padre a maratone e maratone di Spaghetti-Western. Leggenda narra che la prima frase di senso compiuto che uscì dalla sua bocca fu: “Ehi, Biondo, lo sai di chi sei figlio tu? Sei figlio di una grandissima……” Con il passare del tempo si è evoluto a quello che è oggi: un cinefilo onnivoro appassionato di cinema in ogni sua forma che sia d’intrattenimento, d’autore o l’indie più estremo. Conteso da “Empire”, “The Hollywood Reporter”, “Rolling Stone”, ha scelto Jamovie perché, semplicemente, il migliore tra tutti.