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Intervista a Francine Arioza!

Oggi intervistiamo Francine Arioza, scrittrice di origine brasiliana, esperta di criminologia, grande appassionata di cinema ed autrice del libro Il Lato oscuro del Brasile.

 

1) Innanzi tutto benvenuta a Jamovie! Sei ormai da qualche anno in Italia, ma il tuo paese d’origine è il Brasile. Quali sono i punti in comune che hai trovato tra questi due paesi?

Ciao ragazzi e grazie dell’intervista. Il Brasile per certi versi è molto simile all’italia se vogliamo paragonarlo ad agli paesi dell’Europa. Infatti il Brasile e l’Italia sono molto collegati tra loro.Sono entrambi paesi dove le persone sono calorose, mangiano bene e amano il cinema!

 

2) Sei un’esperta ed appassionata di criminologia. Vuoi spiegarci come ti sei avvicinata a questo importante tema?

Diciamo che fin da piccola sono stata sempre curiosa e una tuttologa come dite voi. Siccome fin da piccola guardavo i film horror e avevo la passione per l’orrido e il macabro ho sviluppato questa passione.

3) La tua passione per la criminologia ti ha poi portato alla realizzazione del tuo libro Il Lato Oscuro del Brasile. Parlaci un po’ dell’opera, di come è nata questa idea e di quali sono i messaggi che hai voluto lanciare attraverso essa.

Avendo la passione per la criminologia ho iniziato a scrivere il libro quando avevo più o meno 17 anni.
Ero in Brasile e ho fatto tante ricerche.
Lo scopo principale è stato far conoscere all’Italia gli aspetti macabri del Brasile anche perché come possiamo vedere in Italia quando si parla criminologia ci viene subito in mente gli Stati Uniti.
Con il mio libro voglio sottolineare che possiamo trovare tante storie di serial killer, cannibalismo e sette in Brasile.
Anzi per alcuni aspetti il Brasile fa più paura.

4)  Raccontaci un aneddoto legato alla realizzazione del libro.

È stato tutto una sorpresa, all’inizio quando scrivevo non pensavo che sarei riuscita a pubblicarlo e dopo quando è successo mi diverto molto con le persone che si spaventano quando parlo dei temi trattati con molto leggerezza.
Molte volte magari mentre mangiavo parlavo di cannibalismo.

5) Come vedi ora la situazione del tuo Brasile dal punto di vista dei temi trattati sul tuo libro?

È tutto lo stesso, anzi forse un pochettino peggio per via della forte crisi che sta colpendo il Brasile.
La violenza è aumentata tantissimo, è tutto un circolo vizioso, le persone sono sempre più disperate quindi cadono più facilmente nella trappola di sette con false promesse o compiono atti illegali per sopravvivere.
L’ignoranza è tanta e questo è il pericolo.

Francine Arioza

 

6) Passiamo ora al cinema, il nostro habitat! C’è un genere cinematografico che preferisci? Quando e con che film è nata la tua passione per il cinema?

Mi guardo solo ed esclusivamente horror!
Sembra strano ma da quando sono piccola guardo horror, splatter.
Non mi sono mai interessata di cartoni animati, film romantici e roba varia.

7) C’è stata qualche pellicola in particolare che ti ha ispirata nella scrittura de Il Lato Oscuro del Brasile?  

Bè, nel libro io tratto la parte di traffico di organi infatti cito anche il film Turistas che ho visto più di 3 volte.

8) Vuoi consigliare ai nostri fan qualche pellicola o serie tv brasiliana da recuperare?

Prima di tutto Turistas, poi anche City of God e Tropa d’elite: Gli squadroni della Morte.

9) Quali sono se puoi dirceli i tuoi progetti futuri? C’è in cantiere un altro libro?      

Sì, sto scrivendo uno in portoghese e un altro in italiano, le idee e la voglia di fare è tanta ma purtroppo il tempo non lo permette.

10) Cosa ti rende felice oggi.

Tutto mi rende felice soprattutto di aver fatto tanta strada e di essere riuscita a pubblicare il libro.

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Capo Redattore e Co-fondatore

Grande amante del cinema, e questo è scontato dirlo se sono qua :­) Appassionato da sempre del genere horror, di nicchia e non, e di film di vario genere con poca distribuzione, che molto spesso al contrario dei grandi blockbuster meriterebbero molto più spazio e considerazione; tutto ciò che proviene dalle multisale, nelle mie recensioni scordatevelo pure. Ma se amate quelle pellicole, italiane e non, che ogni anno riempono i festival di Berlino, Cannes, Venezia, Toronto, e dei festival minori, allora siete capitati nel posto giusto.

‘Rest..In..Peace’