Home recensioni avventura Inferno – I motivi per vederlo, quelli per dimenticarlo

Inferno – I motivi per vederlo, quelli per dimenticarlo

La solida coppia Ron Howard/Tom Hanks, ormai all’attivo da più di 30 anni, torna in scena con Inferno, ultima trasposizione dei romanzi di Dan Brown.

Parliamo di quello che nel 2004 aveva una copia del suo best seller più o meno in ogni casa abitata.

Ma andiamo al sodo, dicendovi cosa ci ha colpito e cosa invece non abbiam digerito di Inferno:

PER ME INFERNO E’ SI

1- NON IL SOLITO LANGDON Il nostro professore di Harward preferito è qui alle prese con una iniziale mancanza di lucidità che lo priva della sua arma altrimenti infallibile: la mente

2- I GIRONI SULLA TERRA le allucinazioni sono d’effetto, riportando i gironi danteschi per le nostre strade e creando hype sul disastro che potrebbe accadere

3- ZIMMER SCORE Hans Zimmer regala epicità, alzando il livello della seconda parte dove la sceneggiatura non basta

4- FELICIY JONES è una patata brava e bella, personalmente Rogue One sarò meglio del precedente Star Wars anche solo per questo.

felicity_jones

A pagina 2 per i lati oscuri di Inferno…

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VOTI FINALI
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Direttore e Fondatore

Il lavoro e la vecchiaia incombono, ma da quando ho memoria mi spacco di film di fantascienza, dove viaggio di testa fino a perdermi, e salto in piedi sul divano per dei tizi che si menano o sparano alla gente come fossero birilli. Addolorato dalla piaga del PG­13, non ho più i nervi per gli horror: quelli li lascio al collega, io sono il vostro uomo per scifi, azione e film di pistolotti metacinema/mental/cose di finali tripli.