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Il dramma in una stanza: Room

Room

Jack è un bambino di 5 anni che non ha mai visto il mondo esterno. Vive all’interno di una stanza sigillata di pochi metri quadri inseme a Ma. Lei da sette anni, lui da sempre essendo nato lì dentro. Un tugurio sporco e brutto con solo un lucernaio da cui intravedere una porzione di cielo, una vasca e un armadio dove il piccolo Jack si nasconde quando alla sera arriva “Old Nick” un uomo misterioso che porta cibo ai due e si infila nel letto di Ma tenendole “compagnia”. Fuori dalle mura della stanza c’è lo spazio più profondo: alieno, misterioso, un pianeta pericoloso, forse abitato, forse no. Questo è quello che ha sempre creduto il piccolo Jack perchè fuori dalla stanza c’è un mondo a lui sconosciuto proprio a causa di Old Nick, carceriere di entrambi.

L’opinione di Dr. Gabe

Room ha di recente portato a casa un Oscar grazie a Larson come miglior attrice protagonista (ma Dio sa se un bambino che recita così a 7 anni non si meritava almeno una nomination). Ma non è questo il motivo per cui vedere Room; il motivo è un altro: il coraggio di questa pellicola è di proseguire là dove molti titoli si fermano al ‘salvataggio’, mostrando come la dannata realtà sia dura e l’happy ending è dannatamente non scontato, e rifarsi una vita dopo eventi così traumatici una sfida davvero ardua.

Mai come in quest film si vorrebbe che il ‘tratto da una storia vera‘ fosse una fandonia.

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L’opinione di GianDrewe 

Due interpreti superlativi così affiatati da sembrare veramente madre e figlio, una storia purtroppo reale, emozionante, mai stucchevole e fuori dai cliché americani. Lenny Abrahamson si conferma un ottimo regista di una sensibilità unica, già mostrata nello splendido “Frank“. Room è un dramma commovente, emozionante, che lascia senza parole…positivamente.

Se l’Oscar a Brie Larson è dannatamente meritato, è imbarazzante l’esclusione del piccolo Jacob Tremblay, mentre è da non sottovalutare la performance dell’ottima Joan Allen. Munitevi di fazzoletti e non perdetevi Room!

L’opinione di Zeno

Room è un film potente, emozionante, che fa male. Un amore indivisibile viscerale. Quello di una madre, capace di interiorizzare tutti gli orrori pur di non rivelare la tragica verità, e di un figlio pronto a tutto pur di salvarla.

Room è un film di spazi interiori in cui Brie Larson supera se stessa dando prova delle sue capacità arrivando a vincere un meritatissimo Oscar. Ma quello che più stupisce è il piccolo Jack, sempre in bilico tra stupore e coraggio. Diamine mai si era visto un bimbo così sullo schermo.

 

VOTI FINALI
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Direttore e Fondatore

Il lavoro e la vecchiaia incombono, ma da quando ho memoria mi spacco di film di fantascienza, dove viaggio di testa fino a perdermi, e salto in piedi sul divano per dei tizi che si menano o sparano alla gente come fossero birilli. Addolorato dalla piaga del PG­13, non ho più i nervi per gli horror: quelli li lascio al collega, io sono il vostro uomo per scifi, azione e film di pistolotti metacinema/mental/cose di finali tripli.