Terry Gilliam

Un progetto che definire tribolato è riduttivo, dopo una gestazione lunga ben 17 anni Terry Gilliam ha annunciato in una conferenza a Cannes, dove ha venduto i diritti del film, che The Man Who Killed Don Quixote, ambientato nel 21° secolo, arriverà al cinema il prossimo anno.

Il regista ha esordito dicendo: “Questa cosa della maledizione è una stronzata“. Assieme al produttore Paulo Branco ha comunicato che le riprese cominceranno il prossimo ottobre e si svolgeranno tra Spagna, Portogallo e Isole Canarie.
Confermati nel cast Adam Driver, Michael Palin e Olga Kurylenko per una produzione che avrà un costo di 19 milioni di euro.

Lungo la strada vi sono state diverse versioni della storia – ha aggiunto Gilliam – anche a seconda dei cast, ma quest’anno penso di aver trovato il cast perfetto, Adam Driver è il ragazzo che ho cercato in tutti questi anni“.
L’attore interpreterà Toby, un regista di pubblicità che ha girato un breve film sulla storia di Don Chisciotte. “Adam è Sancho Panza, ma non lo è. Nessun in questo film è ciò che sembra” dice Gilliam.

Il regista ha deciso di fare ora il film anche in virtù del fatto che quest’anno ricorre il 400mo anniversario dello scrittore di Don Chisciotte, Miguel de Cervantes. Nonostante la sua fiducia, il regista si è detto anche terrorizzato dall’idea di realizzare un film su una storia che tanti amano: “è come uno di quei brutti sogni che non ti abbandonano finchè non hai terminato la cosa, adesso voglio una volta per tutte togliere questa lavoro dalla mia vita per poter andare avanti.”

Fonte: Indiewire

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Redattore

- Il cinema per me è come un goal alla Del Piero, qualcosa che ti entra dentro all'improvviso e che ti coinvolge totalmente. È una passione divorante, un amore che non conosce fine, sempre da esplorare. Lo respiro tutto o quasi: dai film commerciali a quelli definiti banalmente autoriali, impegnati, indipendenti. Mi distinguo per una marcata inclinazione al dramma, colpa del Bruce Wayne in me da sempre. Qualche gargamella italiano un tempo disse che di cultura non si mangia, la mia missione è smentire questi sciacalli, nel frattempo mi cibo attraverso il cinema, zucchero dolce e amaro dell'esistenza -