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I Bravi Amici – Il cortometraggio di Mattia Riccio – La Recensione

I Bravi Amici

Con solo ventisei anni, tanta voglia di fare e col desiderio di realizzare un giorno un proprio lungometraggio, Mattia Riccio realizza quello che è, ad oggi, il suo sesto corto: I bravi amici.

Tratto dall’omonimo romanzo di Massimiliano Degli Esposti, libro d’esordio dell’aspirante scrittore 49enne, I bravi amici narra la (breve) storia di tre amici dai tempi dell’adolescenza. Stefano (Davide Lo Coco), Daniele (Fabio Massenzi) ed Alessio (Andrea Parello) si perdono di vista dopo una tentata rapina. Vent’anni dopo, dovranno fare, tutti e tre, i rimandati conti col passato.

I Bravi Amici
Fabio Massenzi in una scena de I Bravi Amici.

Il cortometraggio, presentato in anteprima al Teatro Flavio di Roma lo scorso 14 Gennaio, ha riscosso un notevole successo. Si sa, trasportare su immagini di uno schermo le figurazioni di un testo scritto è sempre cosa assai ardua.  I Bravi Amici è una rappresentazione, rapida e a tratti disgiunta, di una Roma custode di vincoli, amoralità e lordure.  Nonostante i cliché, dei fattori ampiamente ipotizzabili e un’indigenza ostica- e forzatamente incastrata nel contesto- Riccio, puntando su regia e montaggio considerevoli, si serve delle proprie capacità tecniche per inscenare il fulcro (strabusato)- motivante e scatenante- che vi è alla base del romanzo di Degli Esposti. Ovvero un abbandono che tramuta in un’inevitabile rappresaglia tra l’audace e il vigliacco.

Presumibilmente, le considerazioni, le esposizioni e le intenzioni proprie del romanzo non saranno del tutto equivalenti alla messa in scena del cortometraggio. Ma una cosa è chiaramente palpabile: il messaggio del romanzo di Esposti, nel lavoro di Riccio, arriva forte e chiaro.