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Ginny & Georgia – La recensione

Siamo come in una mamma per amica ma con più tette”.

Giusta come frase iniziale per la nuova serie Netflix: Ginny & Georgia.
La storia si concentra inizialmente sul rapporto folle e divertente rapporto madre- figlia.

Georgia (Brianne Howey) , è tecnicamente una mamma single..  single a breve termine.

La bella trentenne potrebbe essere la protagonista di una serie tutta sua, in cui una giovane donna cerca l’amore, ma in questo caso ha partorito a quindici anni e da quel momento ha cercato di sopravvivere con le unghie e con i denti.
Peccato che sopravvivere per Georgia significhi…accalappiarsi uomini che le possono garantire soldi e potere, ma questo ha un prezzo.

Dopo avere avuto Ginny (Antonia Gentry) a quindici anni, incomincia la scalata agli uomini e rimane incinta di Austin, ma lo spettatore la conosce al funerale del nuovo marito, padre di nessuno dei suoi figli ma ricco fondatore di centri di yoga.

Inizialmente comica e raccontata dal punto di vista di Ginny, la storia svela lati oscuri della vita della giovane mamma. La scalata al potere non è gratis, bisogna fare dei sacrifici e nascondere bene gli scheletri nell’armadio.

Il tema è: nuova città, nuova vita.

Dopo il funerale dell’ultimo marito, i tre componenti della famiglia si trasferiscono nel New England, dove Ginny viene inserita in un nuovo liceo. Questo comporta i soliti drammi adolescenziali, amicizie, tradimenti, amori, sesso… all’inizio carino ma poi assume un taglio molto adolescenziale ribelle.
Ginny viene contesa tra due ragazzi: l’affidabile e carino Hunter, il bello e dannato Marcus e come da copione inizia il triangolo amoroso.

Dal primo momento si sa come andrà a finire (insomma anche in una mamma per amica vince il dannato) ma verso le ultime puntate non si capiscono le scelte di Ginny.
All’inizio la ragazza è forte e indipendente, poi finisce con il voler uniformarsi alla massa ed essere preda di capricci fin troppo banali e anche un tantino noiosi.
Verso la fine quando compare il personaggio nella serie, non può non scappare uno sbuffo, mentre diventa sempre più interessante e coinvolgente la storia della madre.

La Georgia bomba sexy, un po’ stupida dell’inizio, si rivela Georgia Superwoman, conquistando il sindaco (Scott Porter, già presente in Hart of Dixie).
La popolazione, l’eredità dell’ex marito. Ma i guai sono dietro l’angolo… a volte disperdere le ceneri non basta.

Che dire, serie carina che scivola bene fino quasi alla fine, dove la si termina giusto per scoprire la storia di Georgia. Speriamo che la seconda stagione, se ci sarà, continui con lei come protagonista assoluta.

Articolo a cura di Eleonora Vignudelli