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Game of Thrones: recensione della stagione 7

Game of Thrones Season 7 Episode 7
Si avvicina sempre di più il finale della serie e in questa settima stagione tutte le pedine cominciano a sistemarsi ai loro posti.

I personaggi cominciano a (ri)unirsi e le storyline diminuiscono giovando allo show. In questa settima stagione diversi nodi vengono al pettine, certi prevedibili e altri inaspettati, ma anche quando ci sono dei momenti telefonati troviamo sempre un tocco di imprevedibilità.

Decisamente una grandissima stagione molto intensa al cardiopalma ed emozionante che alterna sapientemente scene d’azione di rara epicità ad altre drammatiche. Certo, la serie sta diventando più a favore del pubblico con meno morti traumatiche e nuove relazioni, ma è decisamente meglio così visto che la serie sta andando in chiusura e, come non può sempre trionfare il ‘male’, non possono morire tutti i protagonisti dato che sono fondamentali.

Lena Headey e Nikolaj Coster-Waldau

Questa settima stagione sembra più un film cinematografico diviso in sette parti, mai prolissa e sempre pragmatica che sfocia con le puntate sei e sette a dir poco pazzesche: la prima punta all’azione (e che azione!), mentre la seconda al dialogo. Entrambe con una tensione a tratti insostenibile.

Il season finale ha nella prima parte dei tempi dilatati e qualche momento di silenzio che danno ansia alla puntata anche nelle sequenze più statiche. E’ un continuo di colpi di scena e di momenti ‘a rischio morte’ dove lo spettatore rimane bloccato alla sedia perché è abituato a vedere morte ogni 3×2 nella serie.

Inutile stare a parlare del livello sia artistico che tecnico a dir poco ineccepibile per il genere proposto: splendide location, costumi meravigliosi, grandi effetti speciali, ottime regie, sceneggiatura perfettamente funzionale alla storia con delle chicche (Olenna ha la miglior uscita di scena di tutta la serie).

Emilia Clarke

Il talento di Lena Headey è direttamente proporzionale alla detestabilità del personaggio di Cersei e, anche se nel corso delle puntate non è così presente, è da applausi nel season finale (ancora!). Eccellente la compagine maschile, dall’intenso Alfie Allen (Theon) all’odioso Aidan Gillen (Littlefinger) senza dimenticarci di John Bradley (Sam), Peter Dinklage (Tyrion) e Nikolaj Coster-Waldau (Jaime). A tratti anche Kit Harington (Jon Snow) sembra migliorare. Miracolo! Bravissima, come sempre, la giovanissima Maisie Williams (Arya) e ottima Emilia Clarke nei panni di Daenerys, opposto perfetto di Cersei. Continua a non brillare attorialmente Sophie Turner nei panni di Sansa anche se ci regala dei momenti emozionanti.

Questa settima stagione è così pazzesca che ti viene voglia di rivedere ancora e ancora le puntate così dense di emozioni ed epicità. E ora chi ce la fa ad attendere l’ottava stagione? AIUTO!