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Freaks – Il miglior cinecomic low budget arriva dal Canada

Chloe (Lexy Kolker), è una vispa bambina di 7 anni, prigioniera nella sua stessa casa, insieme al padre (Emile Hirsch).

Il mondo esterno, dove gli Anormali rappresentano una costante minaccia, è troppo pericoloso per lei. L’uomo vuole solo proteggerla, nascondendola da chiunque, vicini compresi. Ma Chloe vorrebbe fare come le altre ragazzine, andare a giocare con le sue coetanee o almeno prendere il gelato dal furgoncino nel quale intravede un vecchio e gentile signore (Bruce Dern).

Più che la trama, questa di Freaks, film scritto e diretto da Zach Lipovsky e Adam B. Stein, è solo un incipit. Quel passo che Chloe farà verso l’ambito gelato, il mondo che lo attende e il segreto che le nasconde il padre, sono una non spoilerabile parte del film.

Freaks è un “piccolo” di B-movie, uno Sci-Fi ambientato in un futuro distopico in cui alcuni esseri umani sono ghettizzati per i loro pericolosi superpoteri.

Ma Freaks è soprattutto il perfetto esempio di quale linea dovrebbero seguire i cinecomics in futuro prima di estinguersi per la deriva ridondante, incolore e infantilistica dalla quale non sembrano più in grado di uscire.

La produzione di questa pellicola ha usato quasi totalmente il piccolo budget a sua disposizione per il cast. Il film infatti è stato girato in pochi interni e con effetti visivi, poco più che amatoriali e strettamente necessari.

Ma i limiti produttivi sono stati brillantemente aggirati dal processore più potente che esista al mondo: la fantasia.

La sceneggiatura è senza dubbio l’arma vincente di Freaks. Gli autori svelano la trama con meticolosa accuratezza e jeux de prestige in stile Shyamalan, rivelando, senza spiegoni, la vera natura della pellicola. Questo effetto cumulativo abilmente strutturato da Lipovsky e Stein, regala allo spettatore un’esperienza immersiva claustrofobica e magnetica.

Ottimo il cast dal veterano Bruce Dern a Emile Hirsch (curiosamente insieme pochi mesi dopo sul set di C’era una volta a… Hollywood). Piacevole ritrovare inoltre due “dive” della tv come Amanda Crew (15/Love, Silicon Valley) e Grace Park (Battlestar Galactica, Hawaii Five-0). Ma ovviamente il cuore della pellicola è la giovanissima e talentuosa Lexy Kolker.

Quella di Freaks è una formula semplice e vincente, che pone la solidità della storia davanti alla pomposità del CGI, ripercorrendo le strade battute in passato da maestri come Corman e Carpenter.