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“Esistono anche in Paradiso gli omicidi?”

Eh si, anche in Paradiso possono esserci omicidi.
Nell’ Unione Sovietica in piena epoca Guerra fredda però, il regime affermava il contrario. Le prime pagine dei giornali di allora erano pressappoco così strutturate : in primo piano sempre le notizie che rendevano grandi i sovietici agli occhi del mondo, soprattutto capitalista, alcune notizie sulla politica estera, e la cronaca interna…..Quale cronaca interna?
Ma come, ci sarà di sicuro qualche notizia su qualche arresto, omicidio….Omicidio?
Che parola è omicidio? Non esiste l’omicidio in Unione Sovietica.
Come non esistono molestatori, stupratori, e serial killer. Si perchè l’Unione Sovietica di allora era un paradiso almeno per il regime, un paradiso in cui tutti erano buoni, in cui nessuno mangiava la mela proibita, e dove al massimo c’era qualche dissidente, che veniva “gentilmente accompagnato” in Siberia per riflettere sulle proprie opinioni (quando andava bene).
Ma una figura di un serial killer no, quella non poteva esistere. Quelle persone lì sono solo in America, dallo Zio Sam, dai nemici capitalisti. Lì si che ci sono brutte persone che uccidono un sacco di altre persone.
E invece no signore e signori, anche l’Unione Sovietica aveva i suoi mostri, i suoi demoni. E ce n’è stato uno in particolare che la storia purtroppo ricorda, un uomo qualunque, un uomo che a prima vista poteva sembrare al massimo una persona senza polso e ordinaria, che negli anni 80’ ha costretto la culla della civiltà sovietica a mettere certe notizie in prima pagina, anche se non era certo quello il suo obiettivo.
Un insegnante, una persona dal carattere non troppo forte, anzi parecchio sottomesso, con una famiglia qualunque, che è stato accusato dell’omicidio di 56 persone tra donne e bambini (56 ne confessò lui, 36 furono confermati dalla polizia) di cui omettiamo i particolari, per gli stomaci più leggeri.
Fu soprannominato “Il mostro di Rostov” .
Stiamo parlando di lui, Andrej Romanovič Čikatilo, uno degli assassini più spietati che la storia moderna ricordi, il classico “orco delle fiabe”.

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Un tipo sempre sorridente

Arrestato nel Novembre 1990, dopo più di 10 anni di omicidi, venne condannato a morte e giustiziato il 14 Febbraio 1994. I suoi orrori hanno terrorizzato un intero paese che era troppo distratto da Guerra Fredda e povertà per poter preoccuparsi di questo macellaio, e al contempo per chiedere aiuto alle autorità per difendersi da questo mostro.
Anche il cinema si è occupato del mostro di Rostov, e lo ha già fatto con un buon risultato nel 2004 quando David Grieco, prima scrisse il romanzo “Il comunista che mangiava i bambini”, e poi diresse il film “Evilenko” che appunto si ispirava alla figura e alla persona di Čikatilo (interpretato da Malcom McDowell, si lui, Alex DeLarge di “Arancia Meccanica”, e chi senò?).

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Il buon vecchio Alex

E da qualche giorno il “Cittadino X” (un altro dei suoi soprannomi quando ancora non si conosceva l’esatta identità di Čikatilo) è tornato ancora sul grande schermo, in un’ altra pellicola sempre ispirata alla sua persona, e con una differenza fondamentale rispetto al film di Grieco : l’arco temporale è spostato di un ventennio, negli anni che seguono la fine della Seconda Guerra Mondiale.
E’ uscito infatti il 30 Aprile nelle sale italiane “Child 44”, il film di Daniel Espinosa tratto dall’ omonimo romanzo di Tom Rob Smith.
Nel cast saranno presenti Tom Hardy, Noomi Rapace e Gary Oldman. La pellicola è stata bandita proprio in Russia, perchè secondo Mosca mette in cattiva luce il popolo russo, definendolo come un popolo fatto di “umani deficienti da un punto di vista fisico e morale, dove si produce un bagno di sangue commesso da cannibali e vampiri” , come ha dichiarato ministro alla Cultura Vladimir Medinski.
Perchè in Russia non succedono queste cose, non esistono orchi che uccidono bambini, non ci sono mostri, non esistono queste cose nel paradiso russo.
Come no compagni, i serial killer esistono, ma non in Russia.
E io sono il recensore più bravo che esista sulla faccia della Terra.
Come no.
Andate a vederlo comunque, così starà a voi capire se “gli omicidi, esistono anche in Paradiso”.

 

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Capo Redattore e Co-fondatore

Grande amante del cinema, e questo è scontato dirlo se sono qua :­) Appassionato da sempre del genere horror, di nicchia e non, e di film di vario genere con poca distribuzione, che molto spesso al contrario dei grandi blockbuster meriterebbero molto più spazio e considerazione; tutto ciò che proviene dalle multisale, nelle mie recensioni scordatevelo pure. Ma se amate quelle pellicole, italiane e non, che ogni anno riempono i festival di Berlino, Cannes, Venezia, Toronto, e dei festival minori, allora siete capitati nel posto giusto.

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