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DEADPOOL – cinecomic per adulti

Deadpool

Deadpool sposa in modo intimo l’omonimo personaggio tratto dal fumetto Marvel, già dai titoli di testa: folli, sarcastici, incapaci di prendersi sul serio.

Il personaggio Deadpool sulla carta è famoso per essere irriverente, violento al limite del grottesco, e capace di sfondare la quarta parete, ovvero manifestare la consapevolezza di essere un personaggio inventato.

Ma non avrete bisogno di alcun background nerd per adorare questo film e il simpatico mercenario: la pellicola parte in media res, anzi già i titoli di coda spoilerano cosa accadrà da lì a breve; l’ipercinetica scena d’azione iniziale verrà frammentata da diversi flash-back che mostreranno le origini del supereroe mutante folle Deadpool / Wade Wilson, che nel ricercare una cura per il cancro troverà diversi effetti collaterali, tra cui l’essere orribilmente sfigurato e un fattore rigenerante degno di Wolverine.

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La vera spalla comica del film

Ma non è certo la trama o l’origin story a rendere Deadpool un gran film, senza dubbio tra i migliori cinecomics degli ultimi anni: è la continua follia senza freni, fatta di violenza – e fanno gridare al miracolo gli incassi, che forse ci libereranno dalla piaga del PG-13 come unico mezzo per avere un blockbuster -, dialoghi intrisi di torpiloquio ma dannatamente divertenti, col personaggio che prende in giro se stesso, il suo orrendo precedente cinematografico, l’attore che lo impersona, persino Wolverine / Hugh Jackman.

Non si salva nessuno, nemmeno gli X-men, qui rappresentati da Testata Mutante Negasonica e Colosso, vera spalla comica del film, così politically correct da sembrare più fuori luogo del protagonista che… si da da fare con un unicorno di peluche in mano.

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Un balletto di sangue e piombo

Deadpool è malato di mente, può sembrarlo su schermo anche Ryan Reynolds, ma ad aver creduto tutti questi anni in un progetto simile, ad oggi il suo più grande successo dopo una vasta serie di flop, le prospettive cambiano.

E’ nei particolari che questo film ci ha conquistato, che trasmettono follia e passione in ogni fotogramma: basti pensare all’ orologio, o alla borsa delle armi, o alla sequenza che segue il ‘ferimento’ di Deadpool alla testa…semplicemente geniale.

Da non perdere.

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Il lavoro e la vecchiaia incombono, ma da quando ho memoria mi spacco di film di fantascienza, dove viaggio di testa fino a perdermi, e salto in piedi sul divano per dei tizi che si menano o sparano alla gente come fossero birilli. Addolorato dalla piaga del PG­13, non ho più i nervi per gli horror: quelli li lascio al collega, io sono il vostro uomo per scifi, azione e film di pistolotti metacinema/mental/cose di finali tripli.