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Dangerous lies – La Recensione

Con Dangerous Lies ci troviamo davanti ad un nuovo film di Netflix, campione di visualizzazioni in questo periodo in cui i cinema purtroppo sono chiusi.
Questa volta la piattaforma esce con un giallo con la G maiuscola che, però, rimpicciolisce nel finale.

La protagonista indiscussa è Camila Mendes (alias Veronica Lodge in Riverdale) che, interpretando Katie, dona un valore aggiunto al film.
L’attrice con la sua performance e presenza scenica, riesce a valorizzare il film che, in alcuni momenti, rischierebbe altrimenti di risultare piatto.
La protagonista, per mantenere se stessa e il marito Adam (Jessie T. Usher),  si trova costretta a dover lavorare come badante presso un facoltoso signore di nome Leonard (Elliott Gould), che non ha famiglia o amici ma solo la sua enorme dimora.

Katie e Adam si trovano in grosse difficoltà economiche, dovendo ripagare il prestito universitario di lui.
Una sera dopo un grosso litigio, la ragazza raggiunge Leonard, ormai suo amico, e lo trova sveglio  in casa con una mazza da Baseball in mano, affermando di sentire spesso dei passi all’interno, come se qualcuno tutte le sere entrasse a cercare qualcosa. Accertata l’assenza di intrusi, i due parlano e Katie gli confida le sue preoccupazioni economiche, Leonard si offre di aiutarla sia dandole dei soldi che procurando un lavoro al marito come giardiniere, visto che il suo è sparito di punto in bianco.

Dopo aver accettato, solamente il lavoro per il marito, le cose per la coppia sembrano andare bene, fino a che Leonard una notte muore nel sonno e la coppia la mattina dopo ritrovandolo in soffitta trova anche 100.000 dollari nascosti in un forziere.
Decidono di nascondere in banca il denaro e tenerlo nascosto, alla fine la fortuna gira nel senso giusto finalmente.
Da questo momento si generano una serie di strani eventi a catena, primo tra tutti la comparsa di un avvocato che rivela a Katie l’eredità lasciatale da Leonard: La sua enorme casa.
Tutte queste insolite circostanze, portano una particolarmente intraprendente detective ad indagare sulla morte dell’uomo, nel frattempo, la coppia riceve strane visite e scopre cosa in realtà nasconde la casa.

Il giallo viene costruito molto bene.
All’inizio infatti, sembra che ci siano più eventi che si intersecano fino ad arrivare all’omicidio dell’uomo.
Però se per un’ora e trenta di film viene costruita una trama articolata, nei sette minuti restanti la chiusura avviene in maniera superficiale e nemmeno troppo chiara.
La fine è alquanto deludente sembra che nel scrivere la trama ad un certo punto siano rimasti senza spunti e senza un vero colpevole dando un colpo di scena prevedibile e senza nemmeno troppo significato.
Quindi film consigliato per la prima ora e mezza, se non si da troppo rilievo al finale, se invece pensate che il finale SIA IL FILM, guardate qualcos’altro.

Il film è disponibile su Netflix dal 30 Aprile, per ora solo in inglese sottotitolato in Italiano, dato che l’emergenza Covid-19 non ne ha permesso il doppiaggio, ma si tratta solo di un problema temporaneo.

Articolo a cura di Eleonora Vignudelli