Home Serie tv Cobra Kai – Gli anni ’80 non muoiono mai!

Cobra Kai – Gli anni ’80 non muoiono mai!

Partiamo da una premessa: chiunque al mondo, escludendo qualche rettiliano, ha sentito la frase cult degli anni ’80 “metti la cera, togli la cera”.

Non è dunque una sorpresa sapere che Cobra Kai è il sequel di Karate Kid, pietra miliare e racconto di formazione pop della decade più spregiudicata e coatta della storia del cinema. Ma se il protagonista di Karate Kid era Daniel LaRusso (Ralph Macchio), un giovane bullizzato che imparava a difendersi apprendendo le sagge regole di vita e le mosse di karate del compianto maestro Miyagi, questa nuova serie tv ribalta tutte le prospettive.

Il buono diventa, spocchioso ed arrogante e il cattivo è il nuovo protagonista.

Sfigato drop out di una società che alla fine lo ha messo alle corde, Johnny Lawrence aka William Zabka, dopo la bruciante sconfitta con Daniel, ora è un mezzo alcolista, che ha appena perso il lavoro, la moglie e il rispetto di un figlio adolescente.

Diverso il destino per Daniel LaRusso, che 30 anni dopo è diventato un uomo di successo con una all-American Family, di quelle che fanno la cartolina a Natale e mangiano healthy già a colazione. Due mondi agli antipodi.

Questa volta però si tifa per lo sfigato, per l’outsider, per chi, consapevole degli errori fatti, si rimbocca le maniche e cerca di rifarsi una vita. Johnny decide allora di riaprire il celebre Cobra Kai, storico dojo del cattivissimo ex Sensei John Kreese (Martin Kove).

Quando Daniel LaRusso deciderà di fare la stessa cosa con il Miyagi Do, una nuova Cold War sarà inevitabile.

La serie Tv Cobra Kai, creata da Jon Hurwitz, Hayden Schlossberg e Josh Heald per YouTube Premium nel 2018, è stato un successo inatteso e planetario, tanto che il colosso Netflix ha deciso di acquistarne i diritti e distribuirlo nel 2020.

Già nel 2010 c’era stato un discreto tentativo di modernizzare la storica saga con il remake/reboot The Karate Kid – La leggenda continua con  Jaden Smith e Jackie Chan come protagonisti.

Ma il successo di questa serie è stato qualcosa di inatteso, confermato dai numeri: 5,4 milioni di visualizzazioni nelle prime 24 ore e a distanza di due anni su Netflix 89 milioni di views a partire dal 30 agosto.

Un trionfo.

Sono molti i fattori che hanno decretato questo successo, in primis la scrittura. Il ribaltamento di prospettava di Cobra Kai è stato un colpo di genio da parte degli autori che ha portato lo spettatore in una comfort zone e ad empatizzare con Lawrence, uomo analogico che non è mai riuscito ad uscire dagli anni ’80 e ad adeguarsi a tutto ciò che è moderno, dalla musica all’uso dei social media.

Ben strutturata la sceneggiatura si avvale anche ti perfetti cliffhanger tra un episodio e l’altro che rendono la visione molto appetibile e scorrevole.

Sapiente l’uso dei flashback che sfruttano le immagini di repertorio dei precedenti film e una colonna sonora tamarra e meravigliosamente eighties.

Ben studiati anche i nuovi personaggi in particolar modo gli alter ego nonché allievi di Daniel e Johnny, ossia Miguel interpretato da Xolo Maridueña (Parenthood) e Robby interpretato Tanner Buchanan (Designated Survivor). A loro si uniscono Sam (Mary Mouser), Eli “Falco” Moskowitz (Jacob Bertrand) e Amanda LaRusso(Courtney Henggeler, già sorella di Sheldon in The Big Bang Theory).

In attesa della terza stagione, in arrivo nel 2021 direttamente su Netflix, la serie è già stata rinnovata ufficialmente per una quarta stagione.