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Cenerentola

Ella è una bambina sognatrice che cresce con mamma e papà. Questo allegro quadretto di perfezione familiare viene turbato dalla morte della madre, che le chiede “promettimi una cosa: sii sempre coraggiosa e gentile”. Queste due virtù le serviranno pochi anni più tardi con la seconda moglie del padre, Lady Tremaine, che entra in casa portando le sue 2 figlie prive di talento Anastasia e Genoveffa. Passando da figlia a serva sbeffeggiata dalle nuove arrivate, Cenerentola non smetterà mai di ripetere “sii coraggiosa e gentile”. Un incontro a cavallo cambierà la sua vita.

Non aggiungo altro per non svelare le variazioni apportate alla celebre fiaba di “Cenerentola”, che nel corso degli anni ha abbracciato intere generazioni di sognatori. Il grande Kenneth Branagh stravince dove sono caduti “Alice in Wonderland” e “Maleficent”… come ci riesce? Racconta la tradizionale storia aggiungendo e cambiando solo qualche particolare, coerente e lecito ne confronti dell’originale Disney, che rendono il tutto più realistico. Non troviamo animali canterini e vediamo il verosimile background di ogni singolo personaggio!

Ella, dopo aver perso la madre, ha il terrore di non rivedere più il padre ogni volta che parte per il lavoro e usa la frase della madre come un mantra che la accompagna ogni giorno. Nonostante sia anche qui tipicamente forte e sensibile, non è una sognatrice come nel cartone animato, ma più realista e con i piedi per terra.
La sua bontà verrà ripagata nel migliore dei modi, giusto per rendere onore al tradizionale lieto fine fiabesco che premia sempre i buoni.

Dall’altra parte, troviamo Lady Tremaine, una donna vedova che, risposandosi, si trova comunque sola, visto che nel cuore del padre di Ella c’è e ci sarà sempre solo la prima moglie. Questa è una delle cose che alimenta l’odio nei confronti della figliastra. Odia il fatto di aver messo al mondo delle ragazze così imperfette che difficilmente troveranno marito e detesta il fatto che la protagonista sia così perfetta e buona. Decisamente sadica nei suoi confronti, nasconde quindi una grande insicurezza e dolore di base. Elabora il lutto in modo diverso rispetto a Cenerentola, dato che quest’ultima vive ogni giorno mettendo in pratica gli insegnamenti dei genitori come se avesse due spinte interiori. La signora è preoccupata di non poter più vivere di sfarzi, ed è anche per questo che sottomette la ragazza. Vuole sentire il potere nelle sue mani per colmare i vuoti che ha dentro.

cenerentola

Regge molto di più, rispetto al cartone, la motivazione del ballo organizzato dal Re, visto che il principe non vuole trovare una ragazza qualunque da sposare, bensì quella conosciuta nel bosco che l’ha conquistato, e non con la sua bellezza, ma soprattutto con la sua saggezza. Il ricco che impara dalla povera! I personaggi non sono bidimensionali, ma hanno molto corpo. Merito di una sceneggiatura con i fiocchi!

Superba Cate Blanchett nell’interpretare Lady Tremaine. Le basta un solo sguardo per far capire ogni losca intenzione della donna e ogni singola sfumatura della sua personalità molto complessa.
Helena Bonham Carter è sempre ottima ed è amabile nei panni della fata madrina immersa nel suo enorme vestito volutamente kitsch. Lily James e Richard Madden sono molto credibili e promettono belle cose per il futuro!

Bellissima regia di Kenneth Branagh, che dirige con rispetto, sensibilità e magia la storia di Cenerentola arrivando al cuore di ogni singolo spettatore miscelando perfettamente tradizione e novità. Meravigliosa la scenografia di Dante Ferretti e ottime le musiche di Patrick Doyle. Come scritto sopra, la sceneggiatura è veramente notevole per un film fiabesco ed è firmata da Aline Brosh McKenna (Il diavolo veste Prada) e Chris Weitz (About a Boy). I meravigliosi costumi spesso volutamente kitsch (e che fanno onore al cartone senza privarsi della loro freschezza e della loro allegoria nei colori asseconda dei personaggi e della loro personalità) sono opera di Sandy Powell, tre volte Premio Oscar.

Che dire, “Cenerentola” è un film fiabesco dove ogni elemento tecnico convive tranquillamente con l’altro senza stonature.
Emozionante, sognante, magico… Quasi due ore in cui lo spettatore non si trova in sala ma nel mondo di Ella.

Gli amanti Disney non rimarranno delusi, visto che chiude i buchi del cartone originale uscito in un periodo dove non si badava ad approfondire la storia presentata! Finalmente, un film fiabesco di ottimo livello, degno di nota e da amare, visione dopo visione!

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Redattore e Co-fondatore

Cantante lirico, attore, insegnante e... cinefilo! Amo il cinema in ogni suo genere con un'adorazione particolare per il cinema europeo specialmente britannico, visto che sono un sostenitore della scuola inglese. Molto spesso dalla parte opposta dei blockbuster e sulla strada degli indie e del cinema d’autore non solo di oggi... Pochi effetti speciali e molte emozioni!