Home recensioni drammatico A casa tutti bene – La recensione

A casa tutti bene – La recensione

Muccino è tornato in patria.
Dopo le sue più che gradite pellicole americane il regista italiano è tornato nello stivale a dirigere A casa tutti bene, circondandosi di un numeroso cast tutto italiano che raccoglie al suo interno praticamente quasi tutto il meglio che la cinematografia nostrana ha per le mani al momento.


Un film sicuramente godibile ma che presenta comunque delle falle.
La trama è semplice.
Alba (Stefania Sandrelli) e Pietro (Ivano Marescotti) per festeggiare il loro cinquantesimo anniversario invitano tutta la loro famiglia allargata ad un ricevimento sull’isola di Ischia.
Poco più di una mezza giornata per stare di nuovo tutti insieme, per festeggiare alba e Pietro e per ritrovarsi.
Ma il semplice costo di passare qualche ora tutti in famiglia non è così semplice per tutti.
Come nei suoi precedenti film L’ultimo bacio, Ricordati di me e Baciami ancora, Muccino torna nuovamente a soffermarsi su famiglie e coppie sull’orlo della classica crisi di nervi.
Punto che potrebbe far storcere il naso a coloro che dal regista romano ormai si aspettano altro.

Tutti bene tutti bene. Almeno sembra.

La tensione che c’è tra i vari personaggi è chiara sin da subito e l’esplosione non si fa attendere molto.
La crisi che scoppia poi è gestita da ognuno a suo modo.
C’è chi va avanti per esplosioni e riappacificamenti, come Carlo (Pierfrancesco Favino) e Ginevra (Carolina Crescentini), chi soffre in silenzio continuando a reggersi su un castello di carta come Sara (Sabrina Impacciatore) e Diego (Giampaolo Morelli).
C’è chi vive ancora in un mondo tutto suo e soffre ancora della sindrome di Peter Pan come Paolo (Stefano Accorsi) e Isabella (Elena Cucci), chi sbotta come Pietro e Beatrice (Claudia Gerini), e chi osserva, magari soffrendo dentro, come Elettra (Valeria Solarino) e Sandro (Massimo Ghini).

Due dei miglior interpreti della pellicola, Giulia Michelini e Gianmarco Tognazzi.

Il Cast.
L’elemento portante di questa pellicola. nessuno sbaglia un colpo.
Ogni attore ci mette del suo e si ritaglia il suo proprio spazio all’interno del film.
Se Accorsi per stavolta si mette un po’ da parte, indaffarato com’è con Isabella, sono Favino, la Crescentini, e soprattutto la Impacciatore a rubare totalmente la scena.
Morelli e la Gerini fanno il loro, e alla Solarino pur avendo più un ruolo da osservatrice non sbaglia un colpo.
Massimo Ghini non sa far solo ridere nei cinepanettoni, anzi.

I tre fratelli, Carlo (Favino), Paolo (Accorsi) e Sara (Impacciatore)

E non abbiamo ancora parlato dell’ultima coppia, quella che pur partendo in sordina, alla fine esce alla grande su tutti.
Stiamo parlando di Riccardo (Gianmarco Tognazzi) e Luana (Giulia Michelini).
Una coppia al limite, sommersa di debiti, sempre in equilibrio tra la disperazione e l’ironia, ma che forse si rivela essere quella più salda all’interno di un grande nucleo familiare dove è facile entrare in empatia con i personaggi ma di cui nessuno si augura di immedesimarsi in quanto a situazione familiare.