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I Care a Lot, intrigante e feroce commedia nera – La recensione

Marla Grayson è una scaltra truffatrice che induce i giudici a nominarla come tutore legale di anziani, per poi rubar loro ogni cosa. L’ultimo colpo, però, non va come previsto e si trova nel mirino di un potente gangster.

Dopo aver conquistato l’ultimo Toronto International Film Festival, esce su Amazon Prime Video questa commedia nera che lascia il segno. Molti l’hanno accostata al cinema del grande Martin McDonagh, regista di cult come In Bruges, 7 psicopatici e l’acclamatissimo Tre Manifesti a Ebbing, Missouri e si capisce il perché.

Feroce, scorretto, adrenalinico, crudo e divertente, I Care a Lot è un film che lascia la sua impronta con decisione.

Come i primi due titoli citati sopra, anche questo gioca – e si diverte- in bilico tra la commedia, il gangster e il thriller e lo fa sapientemente. J Blakeson, sceneggiatore e regista dell’ottimo La scomparsa di Alice Creed con Gemma Arterton e Eddie Marsan del 2009, costruisce un’altra bomba a orologeria che non scoppia subito. Ci mette un po’ ingranare, a far capire quale strada stia prendendo, ma appena iniziano i problemi per la protagonista la bomba esplode con un botto fragoroso. Da lì non fa mollare l’attenzione allo spettatore per tutta la sua durata.

Rosamund Pike è Marla Grayson

Come il precedente cult di Blakeson, anche I Care a Lot presenta continui colpi di scena, capovolgimenti di ruoli. Il regista, e sceneggiatore, britannico adora giocare con preda e predatore, sempre con situazioni molto crude e animalesche. Eccellente anche la scrittura dei personaggi: anche qui troviamo una donna fortissima per nulla stereotipata che non si fa mettere i piedi in testa e non si fa domare da nessuno.

Veramente ottima la sceneggiatura che regala momenti indimenticabili, dialoghi frizzanti e incisivi. Una storia che sta tranquillamente in piedi, deliziosamente – e ferocemente – originale con una regia sicura e virtuosa piena di carattere. Fantastica la fotografia!

Il personaggio di Marla Grayson è clamoroso. Agisce sempre con cattive azioni, a partire dal fatto che truffa dei poveri anziani, eppure non riesci a detestarla. Anzi, la sceneggiatura ti porta ad adorarla – e ammirarla – per quanta intelligenza, determinazione e sangue freddo ha. Il suo cervello è perennemente in azione, ha sempre pronto un piano b e non ha veramente paura di nulla.

La protagonista è un’affascinante, e indimenticabile, antieroina iconica. E’ veramente una f*****a leonessa!
Rosamund Pike e Peter Dinklage

Dall’altra parte troviamo un avversario altrettanto incisivo. ll gangster Roman Lunyov è un perfetto gangster scritto in maniera pazzesca, un impeccabile alter ego della protagonista. Quando si incontrano sembra di assistere a uno scontro tra titani con questi primi piani da western. Gran lusso, poi, gli interpreti visto che una gigantesca Rosamund Pike – in un altro ruolo iconico dopo diversi anni da Gone Girl – giustamente candidata ai Golden Globe, e l’eccellente Peter Dinklage, un attore che meriterebbe vagonate di personaggi come questo. La sua statura, poi, non viene usata – e derisa – ai fini del personaggio e rimane solo una caratteristica, come la sua barba. Già il film meriterebbe di essere visto solo per le loro performance!

Completano il cast l’ineccepibile Dianne Wiest, la carismatica star in ascesa Eiza Gonzalez e Chris Messina. Fa piacere rivedere Alicia Witt, protagonista di cult come Urban Legend e A morte Hollywood di John Waters.

I Care a Lot non ha una struttura proprio granitica, ha qualche minuto di troppo, ma è indubbiamente un ottimo film molto intrigante.

La storia coinvolge e funziona perfettamente in bilico tra commedia e thriller. Un film politicamente scorretto, crudo, senza filtri, adrenalinico senza essere ridondante e gratuito. Indubbiamente un cult istantaneo, una gustosa corsa sulle montagne russe che intrattiene, diverte e ti fa stare anche con la nausea per l’ansia. Imperdibile!