Home Serie tv Buoni semi, ottimo raccolto: The Reaping – La recensione in Anteprima

Buoni semi, ottimo raccolto: The Reaping – La recensione in Anteprima

La semina era sembrata già buona nel pilot.
Il resto degli episodi non ha fatto altro che tirare fuori quell’ottimo raccolto che segue una buona semina.
Può riassumersi così il giudizio sulla serie “The Reaping”, prodotta dal duo D’Antona/Lorusso, due dei protagonisti principali della storia, nei panni di Sam e Lara.


Alla buona semina hanno pensato due fattori.
La voce di Christian “Rick” Iansante e Moira, (Alessandra Salvoldi). La voce del primo ad introdurre il pilot (ed anche gli altri episodi) e la vicenda della seconda hanno aperto la strada.
hanno dato il via ad una semina che ha “portato frutto” proprio grazie alla morte del seme stesso.
Una fine per generare qualcosa di nuovo. Una fine che da vita ad un nuovo inizio, a tante storie che si intrecciano tra loro, ad altre che camminano invece parallele per poi arrivare a deragliare in un finale di stagione che dosa in maniera chirurgica e funzionale i vari colpi di scena.
Segreti, scheletri nell’armadio, paure. Viene fuori tutto questo nel raccolto di The Reaping.
Dal seme che muore nassce una storia più viva che mai, con un ritmo che non abbassa mai la guardia ed accelera quando ce n’è bisogno.

Roberto D’Antona è Sam

I semi che danno un buon raccolto sono anche quelli delle interpretazioni dei vari personaggi, ben contestualizzati, nei loro modi di fare e nei vari legami che ognuno ha con gli altri.


C’è Sam che riesce a mostrarci tutto il suo dolore e la sua rabbia per ciò che gli è capitato. C’è Colin (Michael Segal), suo fratello, che si fa talmente odiare che quasi si arriva ad osannarlo. C’è Lara (Annamaria Lorusso), esperta nel lavorare nelle menti delle persone, tranne che con una in particolare. C’è Marco (Federico Mariotti), collega di Colin, che sembra il buono della situazione.
Ecco, sembra.
Ci sono Paola (Elisabetta Girodo Angelin) ed Elisa (, protagoniste in modi differenti (ma forse non troppo) di “storie d’amore” non proprio semplici da gestire. E c’è Daniel (Francesco Emulo), che come gli altri ha i suoi segreti, i suoi scheletri, le sue paure.
Che vedremo fiorire puntata dopo puntata. Proprio come un raccolto venuto da un’ottima semina.

Michael Segal (Colin) ed Annamaria Lorusso (Lara). Una coppia affiatata. Almeno sembra.

The Reaping segue proprio il naturale processo che nasce dal suo stesso titolo. Un seme (un evento), porta alla nascita di nuovi sviluppi (i germogli), che nascono, crescono.
Alcuni procedono su binari paralleli, altri si incontrano, e si scontrano.
E quali germogli ce la faranno?
Questo lo lasciamo alla vostra visione.
A noi spetta solo il compito di suggerirvi in maniera decisa la visione.


La visione di di una storia che al suo interno ha mistero, crime, sangue, amore, speranze, più o meno disattese.

Una storia che comincia in un’atmosfera di festa apparente di notte, e termina in un’atmosfera di calma (apparente) di giorno. Che si concede nel suo interno anche richiami a grandi serie made in USA (seguite la colazione di Colin) e che in alcuni dei suoi momenti più tesi ricorre ad un particolare genere musicale cui c’hanno fatto affezionare quattro “affezionatissimi” di un bar che ha un ottimo latte rinforzato.
Se il buongiorno si vede dal mattino, e se il raccolto si vede dalla semina, la Lorusso/D’Antona Production può ben sperare per il futuro.


PAT PAT……..Bene!

 

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Capo Redattore e Co-fondatore

Grande amante del cinema, e questo è scontato dirlo se sono qua :­) Appassionato da sempre del genere horror, di nicchia e non, e di film di vario genere con poca distribuzione, che molto spesso al contrario dei grandi blockbuster meriterebbero molto più spazio e considerazione; tutto ciò che proviene dalle multisale, nelle mie recensioni scordatevelo pure. Ma se amate quelle pellicole, italiane e non, che ogni anno riempono i festival di Berlino, Cannes, Venezia, Toronto, e dei festival minori, allora siete capitati nel posto giusto.

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