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Better Call Saul – Stagione 2

Better Call Saul 2
Better Call Saul 2

Better Call Saul è tornato (vi rimando qui per la prima stagione) con 10 episodi decisamente più intriganti e riusciti dei precedenti; oppure, forse, siamo solo usciti dal concetto di ‘spin-off’, per avere un prodotto che, al netto di qualche gomitino in meno, sta in piedi benissimo anche senza aver visto Breaking Bad.

A esser onesti, l’incipit di questa serie perde un pò di potenza per lasciar spazio alla confusione se non si ha alle spalle la visione di quel capolavoro del piccolo schermo: un Saul piegato dalla vita e costantemente in fuga ha in sè solo il vago ricordo dell’avvocato rampante.

Ma torniamo ai giorni che furono: James McGill sembra aver abbracciato la sua natura, più vicina al truffatore che all’avvocato ligio alle regole, salvo poi esser convinto dalla sua adorata Kim ad accettare un lavoro da sogno, almeno per l’avvocato medio..

Da qui inizia un trattato della natura umana, dai risvolti affatto banali; spesso il core della vicenda è il continuo scontro tra James e suo fratello Chuck; un cerchio contro un quadrato in sostanza. E’ qui la massima intensità di una serie come BCS, dove non esistono totalmente buoni e totalmente cattivi, e in cui ogni singola azione (come in BrBa) ha le sue conseguenze.

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Lo sa bene Mike

Lo sanno bene i due fratelli avvocati, dove molti attriti sono frutti di incomprensioni e di invidie; ma in fondo Chuck ha davvero torto verso suo fratello? Better Call Saul arriva a farti riflettere tra la differenza che corre nel fare la cosa giusta per motivi sbagliati, e viceversa.

E lo sa bene Mike, dove la sua morale atta a non colpire innocenti e l’approccio professionale in tutto quello che fa non gli impediranno di veder a rischio la sua sfera privata. Sempre un piacere veder Mike e la sua faccia perennemente disillusa, tranne quando ha davanti la sua amata nipotina, o in un (breve) momento di soddisfazione.

A dover trovare un neo in questa serie, c’è da dire che le due storie scorrono quasi permanentemente su binari paralleli, intrecciandosi quasi per compiacerci che per reale necessità.

In conclusione, da non perdere!

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Direttore e Fondatore

Il lavoro e la vecchiaia incombono, ma da quando ho memoria mi spacco di film di fantascienza, dove viaggio di testa fino a perdermi, e salto in piedi sul divano per dei tizi che si menano o sparano alla gente come fossero birilli. Addolorato dalla piaga del PG­13, non ho più i nervi per gli horror: quelli li lascio al collega, io sono il vostro uomo per scifi, azione e film di pistolotti metacinema/mental/cose di finali tripli.