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Balloon – Il vento della libertà

Estate 1979 a Pößneck, in Turingia. Tra le le vaste foreste in mezzo a cui si innalzano alte montagne e per i paesini medievali, vivono le famiglie Strelzyk e Wetzel.

Sono ancora gli anni della Guerra Fredda, delle due Germanie, della Volkspolizei, della temibile Stasi. Peter Strelzyk (Friedrich Mücke) fa l’elettricista ha invogliato il figlio maggiore alla cultura occidentale, la musica, il cinema.

Ma è anche un bravo professionista. Ha addirittura installato un cabina pal per permettere al vicino della Stasi di poter vedere i programmi che arrivano dall’altra Germania. Peter e la moglie Doris (Karoline Schuch) condividono con i Wetzel il sogno di costruire una mongolfiera. Viaggiare verso ovest, andando oltre il confine, oltre le sentinelle armate. L’audace piano non va a buon fine e serve solo a svegliare le cellule dei servizi segreti che ora si sono mobilitati grazie soprattutto alla tenacia dello zelante tenente colonnello Seidel (Thomas Kretschmann). Grazie alle abilità di Günter Wetzel (David Kross) e della moglie Petra (Alicia von Rittberg), le famiglie riescono a costruire una nuova mongolfiera, giusto in tempo per l’arrivo dei venti da nord e con la Stasi alle calcagna.

Ispirato ad una storia vera Balloon è il remake tedesco del film Night Crossing (distribuito in Italia col titolo Fuga nella notte) che risale al 1982, pochi anni dopo quell’impresa.

Il regista di questa nuova versione cinematografica di questa emozionante avventura è Michael Herbig, che sui nostri schermi è comparso solo con i suoi due film dedicati a un pubblico infantile come Lissy-Principessa alla riscossa e Vicky il vichingo. L’autore nasce come comico e Balloon è la sua prima pellicola con toni drammatici. Curiosamente il risultato finale è molto più americano della pellicola originale firmata dalla Disney.

Herbig tiene molto serrati i ritmi narrativi e gira con mestiere un film che emoziona e rapisce lo spettatore dal primo all’ultimo minuto.

L’autore trascura l’aspetto ideologico e politico concentrandosi solo ed esclusivamente sull’intrattenimento filmico. Bravo il villain Seidel interpretato da Kretschmann. L’attore ha un lunghissimo curriculum internazionale avendo lavorato con Pupi Avati, Dario Argento, Roman Polański, Guillermo del Toro, Bryan Singer  e tanti altri. Curiosamente Kretschmann, nato nella  Repubblica Democratica Tedesca e affermato nuotatore olimpico, a 19 anni fuggì nella Germania dell’Ovest per diventare attore.

Una storia nella storia.