Home Rubriche Oriente Un amore onirico: Your name. di Makoto Shinkai (2017)

Un amore onirico: Your name. di Makoto Shinkai (2017)

Apriamo questo articolo con una piccola confessione: non sono un amante dei film d’amore. Non per una questione di falso machismo, perché molti film drammatici sanno farmi piangere come un bambinetto, ma perché le loro storie non riescono quasi mai a coinvolgermi come vorrei. Tuttavia, questo 2017 (che ha sorprendentemente dato “molto” spazio al cinema giapponese, con film come Shin Godzilla e La forma della voce) è stato un anno che ha saputo sconvolgere la mia posizione circa questo tipo di film, grazie al capolavoro di Makoto Shinkai, Your name., uno dei film d’animazione più belli ed emozionanti degli ultimi anni. Si tratta di una storia d’amore molto intelligente ed intrigante che sa alternare alla perfezione l’ironia tipica degli anime nipponici a momenti più drammatici ed intensi.

Mitsuha è una ragazza che vive in un piccolo villaggio il cui sogno è trasferirsi a Tokyo; Taki, invece, è un ragazzo che vive nella metropoli, affascinante ed un po’ sbadato. I due, un giorno, si risvegliano l’uno nel corpo dell’altra, nello shock e nell’imbarazzo che una tale situazione non può non suscitare. A fatica, si abituano a questi scambi di corpo, lei vivendo con stupore e ammirazione la vita metropolitana, lui godendosi la tranquillità della vita di provincia, e cominciano ad aiutarsi, lasciandosi note a vicenda, scrivendole sui rispettivi cellulari, su fogli o direttamente sulla pelle. A poco a poco, però, i due cominciano ad innamorarsi l’un dell’altra e così comincia un processo di ricerca reciproca per trovarsi. Tuttavia, questo è un compito che ben presto si rivelerà assai complicato.

Mitsuha, la ragazza protagonista.

La trama, che parte da un concept decisamente poco originale, quello dello scambio dei corpi, si sviluppa in modo estremamente interessante, seppur non scevro da forzature e buchi di sceneggiatura. Ma la magia che permea questa pellicola e l’atmosfera onirica che domina l’intero film fanno retrocedere questi problemi di sceneggiatura in secondo piano. L’amore a distanza è in Your name. la causa di un disagio esistenziale e genera nei due protagonisti un vuoto spirituale che, come ci viene detto nei primissimi minuti del film, li logora dall’interno. Già l’incipit, dunque, presenta Your name. come un’opera ben più profonda rispetto alla classica storia d’amore adolescenziale media che dà molto spazio alla psicologia dei suoi personaggi, che risultano estremamente profondi ed interessanti: persone di carta divengono nostri amici sin da subito, grazie all’egregio lavoro fatto in fase di character design.

Come ogni opera giapponese, anche Your name. è profondamente radicato nella tradizione nipponica: dal celeberrimo Akai ito, il filo rosso del destino che unisce due anime gemelle, fino a riti popolari per acquietare gli dèi, questo film è un compendio della cultura del Paese del Sol Levante che, pur essendo profondamente legato alla propria tradizione, non risulta ostico per chi non è avvezzo alla cultura giapponese e, dunque, potrebbe essere uno stimolo per approfondirla. Anche gli anime seriali giapponesi hanno lasciato un profondo segno sul film in questione, che, a tratti, sembra proprio una puntata del vostro anime preferito della durata di quasi due ore. A partire dalla sigla, con tanto di musica j-rock tipica delle serie animate nipponiche, fino a montaggi musicali che potrebbero far storcere il naso a chi non è amante dei “cartoni animati giapponesi” e a chi è abituato soltanto all’animazione di Hayao Miyazaki (al quale molti hanno accostato Makoto Shinkai, suscitando l’imbarazzo di quest’ultimo, che non si sente affatto l’erede del Maestro).

Akai Ito, il filo rosso del destino.

L’enorme successo che ha ottenuto tanto in Patria quanto a livello internazionale è assolutamente meritato, “Your name.” è, senza dubbio alcuno, uno dei film d’animazione, giapponesi e non, migliori degli anni 2000. Una storia d’amore tra le più belle che io abbia mai visto, non tanto per la sua originalità, quanto per la delicatezza con la quale è raccontata: colpi di scena (talvolta figli di buchi di sceneggiatura, come abbiamo già detto) ora tragici ed ora positivi, piccole gag capaci di far strappare un sorriso, personaggi semplicemente meravigliosi, sebbene leggermente stereotipati, in certi casi. Your name. è davvero uno dei più grandi capolavori d’animazione degli ultimi anni.