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2018 – i film più attesi, quelli da non perdere!

Film

Il 2018 è appena cominciato e già promette di essere un anno cinematografico ricco, ricchissimo di film da vedere al cinema.

Come da tradizione quindi, dopo la consueta Top di fine anno, la più ricca della breve storia di JAM, ecco l’ennesima inutile “guida” di cui non sentivate assolutamente il bisogno dedicata ai film più attesi del 2018, i titoli di cui più sentiremo parlare, che più promettono bene, che maggiormente catalizzeranno la nostra attenzione, insomma avete capito.

Quindi penna alla mano e segnateveli tutti, non fatevi trovare 10impreparati che poi ne riparleremo eh.

Prima di cominciare la classica raccomandazione: i titoli sono presentati in ordine di uscita nelle sale italiane se aventi già una distribuzione o altrimenti, a cazzo.

Tre manifesti a Ebbing, Missouri – Martin McDonagh (11/01/2017)

Il primo film da non perdere della nuova stagione, grande protagonista all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, potrebbe dire la sua anche ai prossimi Oscar. Il regista è quel pazzo di Martin McDonagh (In Bruges, 7 Psicopatici) e già avrete capito lo stampo del film. Un perfetto mix tra commedia nera e pulp con una Frances McDorman nei panni di una straordinaria badass. Imperdibile.

Chiamami con il tuo nome – Luca Guadagnino (25/01/2017) 

Uno dei film che più hanno catalizzato l’attenzione della critica di settore americana che non ha avuto remore a definirlo un capolavoro. L’italiano Luca Guadagnino dirige con la solita eleganza e maestria un toccante coming of age una storia d’amore tra due ragazzi in vacanza nella provincia italiana degli anni ’80. Già candidato ai Golden Globes ci sono forti probabilità di vederlo anche agli Oscar.

The Post – Steven Spielberg (1/02/2017)

Steven Spielberg-Tom Hanks-Meryl Streep serve altro? Lo scandalo dei Pentagon Papers del 1971, documenti riservati che dimostravano come riguardo la guerra in Vietnam la presidenza di Lyndon B. Johnson avesse mentito all’America intera. Thriller d’inchiesta vecchio stampo che promette faville e una vagonata di premi.

The Shape of Water – Guillermo Del Toro (14/02/2017)

Personalmente il film che attendo di più, il grande vincitore di Venezia (qui la recensione), dove (ci) ha conquistato e fatto innamorare tutti. Un inno all’amore, alla diversità, agli outsider. The Shaper of the Water è  puro cinema che emoziona, muove riflessioni, abbatte barriere e preconcetti. Forse il principale front runner ai prossimi premi Oscar. Indimenticabile.

Phantom Thread – Paul Thomas Anderson (22/02/2017)

Amo Paul Thomas Anderson, Magnolia e il Petroliere sono tra i miei film preferiti e ogni uscita di un suo film è per me un evento che non posso perdere. E poi c’è di nuovo Daniel Day Lewis qui alla sua ultima interpretazione prima della tristemente annunciata pensione anticipata.  La storia, con i contorni del thriller romantico, è quella di un grande sarto che trovata la sua musa, se ne innamora al punto di farne un’ossessione distruttiva e autodistruttiva. Ah, come se non bastasse la musica è curata da quel Jonny Greenwood chitarrista dei Radiohead che ha già realizzato tutte le colonne sonore dei film di P.T dal Petroliere in avanti. What’s else?

Annientamento – Alex Garland (23/02/2017)

Ex Machina è stato uno dei migliori sci fi degli ultimi anni, un esordio alla regia quello di Alex Garland folgorante. A febbraio torna in grande stile con questo sci fi misterioso, dove Natalie Portman interpreta una biologa a capo di una spedizione con il compito di indagare su un imprecisato disastro ambientale che ha mietuto vittime su vittime. Annientamento si preannuncia come uno dei film di fantascienza più intriganti dell’anno, uno dei più ambiziosi sul piano metafisico.

Ready Player One – Steven Spielberg (29/03/2017)

Ancora Spielberg che finalmente realizza il desiderio di molti portando al cinema il best seller mondiale Ready Player One. La trama in breve: nel 2045 la terra è ridotta molto male e gli uomini fuggono dallo squallore delle loro vite rifugiandosi in un mondo virtuale chiamato OASIS. Il suo defunto creatore, James Halliday, ha promesso prima di morire di lasciare la sua immensa fortuna a chi troverà un Easter Egg nascosto nello sconfinato universo del gioco. Fantascienza, giochi di ruolo, anni ’80, abbondanza di cultura pop e Spielberg. E un trailer che è senza autocitazioni, dai Depeche Mode ai Van Halen. Lo status di cult è già segnato.

Lady Bird – Greta Gerwing (19/05/2018)

Il film indie di maggior successo del 2017, In America è stato un vero e proprio caso mediatico che ha fatto impazzire i critici,  tanto che per settimane e settimane ha avuto ben il 100% di recensioni positive sul sito Rotten Tomatoes cosa mai successa fino ad ora (al momento in cui scrivo è al 99%, punteggio comunque stratosferico). Dramedy parzialmente autobiografico scritto e diretto dall’attrice Greta Gerwing, al suo esordio alla regia. La storia di una ragazza californiana della periferia di Sacramento che sogna una nuova vita scappando a New York.

Deadpool 2 – David Leitch (1/06/2018)

Deadpool è il film che ha reso possibile un nuovo tipo di cinecomic, sdoganando la violenza e una cifra stilistica più adulta. È stato una delle più felici sorprese cinematografiche di un paio di anni fa, venduto come un outsider, come una scommessa, ha battuto ogni cinecomic, sbancando il botteghino e diventando subito un vero cult. Il merito senza dubbio va a Ryan Raynolds che ha dato tutto per portare il folle mercenario sul grande schermo. Per questo sequel quindi le aspettative non possono che essere altissime.

Isle of Dogs – Wes Anderson

Il nuovo film di Wes Anderson che torna alla stop-motion 9 anni dopo Fantastic Mr. Fox. Aprirà il Festival di Berlino il prossimo 15 febbraio ed uscirà a marzo in America e a seguire nel resto dei paesi ed è una vera vergogna che ancora l’Italia non abbia una data di uscita certa. Per il resto è il nuovo di Wes Anderson, quindi se non andrete a vederlo siete delle brutte persone. Bruttissime.

Loro – Paolo Sorrentino

Mi è sempre piaciuto Sorrentino, mi piaceva il Sorrentino pre Grande Bellezza e mi piace quello post Grande Bellezza. Per questo ho una spasmodica curiosità nel vedere questo misterioso lavoro incentrato sulla vita di Silvio Berlusconi. Ad interpretare il Cavaliere Toni Servillo che dopo il Divo si prepara ad un’altra interpretazione complicata ai limiti dell’impossibile. Per noi italiani potrebbe essere il film più significativo dell’anno, quello che più inciderà sull’immaginario collettivo, per lui un ulteriore consacrazione. Di certo, le possibilità di sbagliare sono altissime. Probabilmente sarà uno dei titoli di spicco del prossimo Festival di Cannes.

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La mia vita con John F. Donovan – Xavier Dolan

Xavier Dolan è semplicemente il regista più giovane e strabordante che c’è in circolazione. A vent’anni non c’è nessun autore internazionale che dirige e scrive come lui, ha una cifra stilistica unica e film dopo film sembra sempre più affinare la sua arte. La mia vita con John F. Donovan è il suo primo film americano con attore americani, riuscirà a mantenere pura la anima ed unica la sua idea di cinema? Una sfida che è riuscita veramente a pochissimi. Se Dolan mettesse da parte i suoi ultimi dissapori verso Cannes, siamo certi che anche questo lo vedremo alla kermesse francese.

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Eccoci qui, ne ho messi diversi, ne vorrei mettere altri ma siccome mi sono rotto a scrivere mi limiterò a menzionarli velocemente. I primi che mi vengono in mente Il nuovo Avengers, Solo: A Star Wars Story, Jurassic World 2, New Mutants, Dogman di Garrone, Animali fantastici e dove trovarli 2 (si torna ad Hogwarts con Jude Law nei panni del giovane Silente), Marry Poppins 2, il nuovo di Jackson: Macchine Mortali, ma soprattutto dopo 20 anni di tribolazioni, produzioni bloccate, rimandi su rimandi il Don Quixote di Terry Gilliam (si cazzo!). Inutile dirvi che JAMovie li recensirà tutti. Forse, se ne avremmo voglia.

Bene, ho finito, non mi resta che salutarvi ed augurarvi buon cinema a tutti! Mi raccomando, fateci sapere quali sono i VOSTRI film più attesi!

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Chief editor e Co-fondatore

Cresciuto a massicce dosi di cinema, fin da giovane età veniva costretto dal padre a maratone e maratone di Spaghetti-Western. Leggenda narra che la prima frase di senso compiuto che uscì dalla sua bocca fu: “Ehi, Biondo, lo sai di chi sei figlio tu? Sei figlio di una grandissima……” Con il passare del tempo si è evoluto a quello che è oggi: un cinefilo onnivoro appassionato di cinema in ogni sua forma che sia d’intrattenimento, d’autore o l’indie più estremo. Conteso da “Empire”, “The Hollywood Reporter”, “Rolling Stone”, ha scelto Jamovie perché, semplicemente, il migliore tra tutti.